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Messaggio  MANDY Gio Nov 12, 2009 4:27 pm

Fine luglio 2006 si avvera il mio sogno: dopo 28 anni di films, ma soprattutto dopo 3 anni in compagnia delle mitiche Carrie, Samanta, Charlotte e Miranda di Sex and the City che per me son davvero delle Guru in fatto di moda e uomini, atterriamo al New York Jfk, dopo circa 9 ore di volo Iberia perfetto, partito da Milano con scalo a Madrid (aereoporto Barajas de Madrid una tragedia, enorme ma mal gestito a nostro avviso a causa della infinita distanza tra un gate e l’altro, percorribile solo attraverso il treno sotteraneo)...
Non posso raccontare l’emozione, con il mio trolley rosa appena uscita dall’aereoporto alla ricerca di un taxi...in realtà, stanchi morti ci mettiamo in coda dietro a un milione e mezzo di esseri umani con la nostra stessa esigenza...fa niente, ora la Mandy è a NewYork e sarà degna di Audrey Hepburn!!!!
In realtà il primo impatto con la città del mio cuore non è stato dei migliori, prima di raggiungere Manhattan passiamo davanti al Queens...e ci rendiamo subito conto che al di la di Brooklyn la realtà è ben diversa dal mondo patinato al quale pensi subito appena si accenna a Ny...e anche l’impatto con l’ISOLA è davvero forte...è cemento...cemento...cemento...grigissimo!!!
Ma non appena ti addentri anche solo un pochino Ny ti assale, ti avvolge, ti fa schiava...ecco come mi son sentita solo due ore dopo esser arrivata, nonostante il primissimo impatto: FINALLY AT HOME!

C’è poco da discutere su Ny: o la ami, o la odi: io la amo profondamente.
Non ci son stata solo a luglio 2006, ci torno quasi tutti i giorni, quando son stanca della mia routine faccio un salto al Metropolitan con la fantasia, gironzolo nel Village alla ricerca di capi vintage, esco per prendere un cosmopolitan o faccio una passeggiatina a Central park...ebbene si, la fantasia, mi riporta sempre li...e certamente nella vita tornero’ a passare un periodo li, me lo devo...

Ecco, cio’ che sogno ogni giorno mentre eravamo a Ny l’ho vissuto, chi viaggia sa che molto spesso le aspettative possono esser superiori o inferiori alla realtà, invece a Ny tutto corrisponde perfettamente all’immagine che coltivi dentro per anni guardando film, ascoltando musica, leggendo libri o ammirando foto...questo accade per il semplice fatto che Ny è come dicevano gli studiosi della Gestalt: “una realtà in cui l’insieme è superiore alla somma delle sue parti”...Ny è sporca, il fumo esce dai tombini e quando piove maleodora a tratti peggio di Bangkok, i cumuli di spazzatura raggiungono vette altissime, LEI stessa non riesce a star dietro alla sua frenesia, e i topi hanno la loro degna collocazione in una città che si autoproclama la piu’ cosmopolita del mondo pero’...
eh beh...pero’ è una città ONESTA, non ti racconta quello che non è, ti sbatte la verità in faccia, ti fa ammalare ma ti cura, e ti culla in una malinconia che si mischia con l’entusiasmo piu’ sfrenato!
E’ davvero LA città che non dorme mai, troverai sempre uno spaccio notturno dove far 2 chiacchere con un indiano, mangiare sushi o una bella pizza napoletana, farti consolare da qualche anima randagia...Ny è tutta una parodia, è individualista ma le proporzioni del suo egiosmo sono tali che si ricreano per forza al suo interno tantissime comunità che sono quelle che ti allievano la malinconia!
Ny è pura emozione, e mi sembra quasi di sminuirla raccontando cio’ che abbiam visto e fatto mentre eravamo li, perchè in teoria non basterebbero sei mesi per conoscerla davvero!
Noi da perfetti turisti siam partiti con la visita a Ellis Island a ricercare i nomi dei nostri antenati e davvero abbiam trovato diversi Agosta e Roggero!
Una visita al museo dell’immigrazione di Ellis island a mio avviso è davvero imprescindibile, come prima tappa, per far si che la memoria storica del nostro passato ci aiuti davvero a rivalutare una volta per tutte, ed in maniera definitiva, i nostri immigrati, non dimenticando mai le stesse pene a cui siamo stati sottoposti noi.

Dopodichè a pochi minuti di barca sei alla Statua della Libertà...beh...Ny non è la Statua della Libertà, sarebbe un insulto ridurla a questo, pero’ le due lacrimucce di rito le ho viste su parecchi visi...è un simbolo direi mondiale, non americano, e una visitina, seppur veloce ci sta!
Ora non farò davvero come per altri racconti di viaggio, tali sono le proposte culturali e di svago della Big Apple, ognuno avrà le sue priorità in base al tempo a disposizione e agli interessi personali...per me la visita al Metropolitan era un obbligo, la collezione del Met contiene piu’ di due milioni di opere d’arte dall’antichità classica, all’antico Egitto, arrivando all’arte moderna attraverso tutta la pittura impressionista, nonchè mi ha offerto la visione del mio quadro preferito, di cui tengo stampa appesa in sala: la Grande Jatte di Seurat!
Quante lacrime trovandomi finalmente di fronte al “mio” dipinto!
Dopo questo tuffo nella cultura ho letteralmente obbligato Diego a partecipare con me al tour organizzato di Sex and the city: giro in pullman con guida fuori di cabeza che ti fa visitare i posti del telefilm, prendere l’aperitivo (rigorosamente COSMOPOLITAN!) in “quel” locale, mangiare i muffin in “quel” parco giochi...visitare la casa della mitica Carrie!!!!
Il tempo non è mia sufficiente a Ny, arrivi la sera distrutto e ti sembra di aver visto pochissimo, in realtà ricordo che camminavamo come due trottole, assetati e curiosi come due bimbi!
Hai visto il Metropolitan ma ti sei perso il Guggenheim e il MoMa; hai fatto tappa OBBLIGATA al Central Park ma ti stai perdendo i gospel ad Harlem, gironzoli per le strade del Village ma a Chinatown c’era quella mostra che...insomma...Ny è un fiume in piena, ad ogni ora del giorno ed in ogni momento dell’anno!
Puo’ stupire in una città di tali dimensioni vedere bimbi scalzi che giocano coi getti d’acqua nei numerosi parchi cittadini, ma ancora piu’ sensazionale è mentre fai shopping immerso in una moltitudine di razze sentire chiamare il tuo nome “Mandy, Diegooooooo????” e beccare dei conoscenti di Genova eheh!
E cosi mentre ti fai l’aperitivo Newyorkese nel Village coi tuoi amici e ti becchi Lapo col gessato in bici...
...il mio racconto non finisce qui...non finirà mai...
ma mi piacerebbe sapere che ne pensate di questa contraddittoria metropoli se qualcuno di voi c’è stato...
...intanto, dato che è il mio giorno free, mentre lavo, stiro e stendo penso di essere nel mio Attico dell’Upper east side, sulla 72esima, a godermi il panorama su Central Park...
MANDY
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