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Madagascar en route (sans chauffeur) - Parte 2

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Messaggio  Sonja Gio Set 16, 2010 4:40 pm

Arriviamo mezze morte all’hotel Baobab, bungalow molto semplici sulla spiaggia, ma ci sembrano regge!
Beviamo un’aranciata fresca e chiaccheriamo col gestore, che ci da indicazioni per arrivare a Morondava, dice di partire molto presto e dormire a Manja, è quello che faremo.
Ci facciamo una doccia e riprendiamo fiato. Poi usciamo a fare benzina, visto che fino a Morondava non ne troveremo. Cerchiamo pure un meccanico e il benzinaio chiama un omone a torso nudo che stava mangiando un coscio di pollo. Cerco di spiegare qual’è il problema nel mio francese, riusciamo a capirci e mi dice è il disco! Che è sto disco? Mah...... Dopo 2 secondi ci sono 5-6 persone col capo infilato nel motore! Si consigliano a lungo, uno tira fuori un filtro e lo pulisce. Purtroppo non ne ricaviamo niente, dicono che si è surriscaldato! Si, grazie! E fin qui s’era arrivate pure noi....facciamo il pieno e lasciamo una mancia e varie penne (stilò stilò).
Passiamo dalla Botika Orange a comprarci un cellulare malgascio (10€!), era ora! E dalla Air Madagascar per chiedere conferma dell’orario del nostro volo interno che dovremmo prendere. Ma non ha nemmeno un computer, dice che la sera passa dall’albergo a lasciarci gli orari.... vabbè. Torniamo in hotel e facciamo una passeggiata in spiaggia, ma non è granchè.
Aridoccia e riposo!
Alle 7 andiamo a cena: pesce alla griglia (sarà mica il famoso pesce saltafango???) e patate fritte, mangiato tutto in 7 minuti. Facciamo 2 chiacchere e ricordiamo i momenti più assurdi di oggi.
Paghiamo la notte e la cena (40.000 e 23.000) e torniamo in bungalow.
Terza doccia e salta la luce, nooooo il ventilatore! Leggiamo un po’ a lume di candela e sudiamo l’inverosimile. Dopo una mezz’oretta torna la luce e col ventilatore acceso riusciamo ad addormentarci.

110km, 7 ore


8 Aprile

Sveglia alle 5 dopo aver dormito una sega e sudato litri e litri!
Siamo partite che era ancora buio.
Passiamo per qualche villaggio su una strada molto variabile, dalla sabbia (non come ieri!!!), alle rocce, alla terra rossa, nel complesso non malaccia, si va sui 30-40 km/h.
Durante il tragitto carichiamo diverse persone e facciamo da taxi-brousse. Prima delle 9 arriviamo a Bevoay, dopo aver sbagliato strada una sola volta. Qui ci aspetta il traghetto-chiatta per attraversare il fiume Mangoky. Veniamo assalite dai ragazzi del posto, qualcuno si offre come guida, gli altri sono solo curiosi di queste due vazaha, donne e senza chauffeur!
Aspettiamo un po’ e poi ci fanno salire sulla chiatta, giusta giusta per una macchina. Pochi minuti di tragitto e siamo già all’altra sponda. Chiedo il prezzo e mi dicono che non costa niente, solo un cadeau, ok lascio 5.000.
Facciamo un pezzo di letto del fiume con la sabbia alta, ma in prima e con le ridotte ce la facciamo. Poi un pezzo veramente estenuante, buche e fango, si avanza pianissimo e ci mancano ancora 82km da fare... ma Miss Guado non si scoraggia e supera ogni fiumiciattolo! La Regina delle Dune oggi si riposa un po’ di più. Ogni tanto il paesaggio è spettacolare, con gruppetti di baobab in lontananza o singoli proprio a bordo della strada. Il caldo diventa insopportabile e ci concediamo una mezz’oretta di aria condizionata, ma così il 4x4 non ce la fa quasi in alcuni punti....
Alle 2 arriviamo a Manja, sudate fradice e senza acqua, cerchiamo l’hotel Kanto, che ci aveva suggerito il gestore dell’hotel Baobab, ma è chiuso e ci dicono che apre alle 3. Chiediamo informazioni sulla strada di domani e ci dicono che il ciclone ha portato via la strada da Belo sur Mer a Morondava! Olé! Uno si offre di farci da guida e portarci a Morondava passando da Mandabe, quindi ci mettiamo d’accordo.
Cerchiamo dell’acqua e scopriamo che solo l’hotel Kanto ha l’acqua in bottiglia.... Ci mettiamo ad aspettare all’ombra, diventando l’attrazione del paese. Poi alle 3 aprono ed entriamo nell’hotel. Ci portano a vedere la stanza, rimaniamo un po’ sconvolte, ma tanto non abbiamo alternative e la prendiamo. Chiedo per un ventilatore, perchè era un forno e dell’acqua. Ci facciamo una doccia e ci buttiamo a letto davanti al ventilatore a riposare. Vado a chiedere per la cena e ci mettiamo d’accordo per le 7, prendo dell’altra acqua.
Andiamo a cenare nel cortiletto interno, dove un gruppetto stava bevendo birra, altri stavano giocando a domino con molto trasporto! tipo circolino arci insomma.
Ci portano una strisciolina di carne alla griglia (zebù?) che non era male, del riso per 20 persone bianco e sciapo, e una zuppetta con qualche ossino e due foglioline con cui ci ho insaporito il riso. Mangiamo a forza, dobbiamo anche prendere il Lariam stasera. Da bere neanche l’ombra e sono sempre più convinta che i malgasci quando mangiano non bevono.
5 canini bianchi malconci e altrettanti gatti ci gironzolano intorno affamati e alla fine gli diamo i resti. Andiamo a prendere una birra al bar-negozino dell’hotel, dove si era riunito mezzo paese. Beviamo la birra nel cortiletto e frescheggiamo ancora un po’. Poi torniamo in stanza per una partita a scopa. E’ un caldo infernale, ma forse col ventilatore riusciamo a dormire...

164km, 8 ore


9 Aprile

Dormito un po’ a pezzi, causa caldo, zanzare e letto scomodo. Alle 5 e ½ suona la sveglia, mi alzo con un po’ di vertigini, grazie Lariam. Ci prepariamo ed usciamo ad aspettare la guida.
Ma questo non si fa vedere.... dopo una ventina di minuti decidiamo di fare un giro nel paesello e lo troviamo, ci dice che non viene perchè poi non saprebbe come tornare a Manja.
Vabbè, partiamo senza guida e appena fuori dal paese ecco già il primo incorcio! Cavolo, iniziamo bene. Un ragazzo ci viene in nostro aiuto e ci disegna addirittura una mappa con tanto di km, da qui fino a Mandabe! Gli lasciamo una manciata di penne. Ok, partiamo.
Ore e ore a giro per il bush malgascio, ogni tanto la strada la inventiamo da noi, giri per campi e qualche paesello. Carichiamo 2 ragazzi e li portiamo fino a Mandabe, dove arriviamo poco prima delle 12.
Appena fuori dal paese troviamo un camion in panne nel fiume da attraversare. Ci dicono che s’è rotto il disco (e due! quando torno devo scoprire che parte del motore è!) e se possiamo dare un passaggio a 2 donne fino a Morondava. Accettiamo e ripartiamo.
Fango, sabbia e ancora fango, guadiamo diversi fiumi e a un certo punto siamo nel nulla! Più nulla del solito, la strada è ancora meno strada, in mezzo a un bosco di palme o per campi con l’erba altissima che ogni tanto la perdiamo del tutto e ci tocca scendere e cercarla a piedi.... Le donne ci dicono che non può essere questa la strada, perchè tutti i giorni un trattore fa Mandabe-Morondava e le tracce del trattore non si vedono più da un po’ (e lo dite solo ora????). Torniamo indietro e dopo vari tentativi anche a piedi, ritroviamo la strada giusta e seguiamo le tracce del trattore come dei segugi! E infatti lo incrociamo anche il trattore, si ma fermo perchè in panne! (il disco?) con una marea di gente sopra e tonnellate di roba, ci credo si è rotto!
Ci chiedono un passaggio, accettiamo e salgono 6 adulti e 2 bambini! Oddio, speriamo bene, in 12 sul pickup per queste stradacce! Ma siamo state ripagate ampiamente dal nostro gesto altruista, perchè senza di loro non saremmo mai arrivate a Morondava!
Poco dopo che l’abbiamo caricati, prima difficoltà. La macchina non ce la fa a salire un pendio dopo un fiume, nemmeno con le ridotte! Si spenge di continuo e a un certo punto partono anche i freni! Attimo di panico, tiro il freno a mano e faccio scendere tutti. Così alleggerita ce la faccio a salire e ripartiamo.
Percorriamo una “strada” che è peggio di un letto di un fiume! Fatta di rocce e crepacci. Infatti finiamo con la ruota davanti in uno scatafosso e la macchina rimane bloccata, appoggiata sul semiasse anteriore! Facciamo vari tentativi, la macchina non si sposta di un mm...., anche i 2 ragazzi fanno la faccia preoccupata, ma dopo un po’ riescono a spingerla fuori dal crepaccio! fiuuuuuuuuu
Chiedo quanto manca alla ‘bonne route’, mi rispondono 4km, bugia..... ma riparto, con la speranza che a breve ci sarebbe stata la strada buona.
Più in là rimaniamo impantanate nella sabbia-fango! E anche qui i ragazzi hanno preso il 4x4 di peso e l’hanno spinto fuori dal solco che si era creato! Ma che forza c’hanno????
A un certo punto la macchina mi si appoggia su un cumulo di terra centrale e rimane con le ruote all’aria! Ma anche per questo c’è un sistema malgascio! Con dei tronchi iniziano a spaccare un termitaio e buttano i pezzi di terra-termitaio sotto le ruote per fare attrito e funziona! Riusciamo a ripartire anche stavolta!
Ormai ogni volta che ripartiamo è una grande festa! Noi abbiamo le facce sconvolte, loro sono così tranquilli, ridono e scherzono.... quanto abbiamo da imparare da loro!
Alle 5 e ½ inizia a calare il sole e dopo un’ora è buio! Ecco, e c’è ancora parecchia strada da fare! Guadiamo diversi torrenti, ma una pozza più profonda ci frega e rimaniamo infangati. Non ce la facciamo veramente più, di questo passo non arriveremo mai, siamo stravolte.... ma loro sorridenti scendono tutti dal pickup e iniziano a staccare i ramoscelli dagli alberi. Dopo aver disboscato mezzo Madagascar, mettono le frasche sotto le ruote, io provo ad andare avanti e indietro e quando avevo già perso la speranza ce la faccio ad uscire dalla pozza! bastaaaaaaaaa
Facciamo diversi km di stradina in mezzo al bosco e finalmente arriviamo al fiume Morondava! e miracolo, c’è un grosso ponte! niente guado a sto giro.
Dopo il ponte troviamo l’asfalto!!! nooooooo un miraggio! e infatti qualche km dopo ne rimane veramente poco, ma parecchi crateri con un po’ di asfalto intorno.
Continuamo a 20km/h e alle 7 e ½ arriviamo a Mahabo, un allegro paesino con tutta la gente per strada a far festa.
Molti dei nostri passeggeri scendono qui e ci ringraziano calorosamente. Noi ringraziamo a sua volta per tutto l’aiuto che ci hanno dato, senza il système malgache, saremmo ancora infangate da qualche parte....
Ripartiamo e non ce la faccio quasi più, la regina delle dune oggi è crollata e ho guidato quasi tutto io.... mi sono venute le vesciche alle mani e il sedere infiammato (non per modo di dire...). Continuamo a fare però il nostro mestiere di vazaha taxi-brousse, caricando e scaricando gente in vari punti.
Finalmente alle 9 e ½ arriviamo a Morondava! Scendono le ultime persone (o questo quando l’abiamo caricato???) e noi ci dirigiamo verso l’albergo Chez Maggie a Nosy Kely. Sembra molto carino, peccato è buio. Gary, il proprietario, ci accoglie, che forse si era già messo a dormire. Chiediamo dell’acqua come due che hanno attraversato il sahara a piedi e ci facciamo portare alla nostra stanza. Carina, con due camere e l’aria condizionata!!!
Doccia e capelli e a letto senza colazione, pranzo e cena....
Faccio anche un po’ fatica ad addormentarmi da quanto ero sconvolta e poi sogno le strade per tutta la notte....

260km, 15 ore




10 Aprile

Alle 5 mi alzo per spegnere l’aria condizionata e non mi riaddormento, ma rimango a letto semisvenuta.
Alle 7 ci alziamo e facciamo un giro dell’albergo per vedere com’è fatto. Ci sono un paio di bungalow circolari enormi, poi una serie di stanze/appartamenti come il nostro, inserito tutto in un bel giardino, con piscina, mi piace. Ci affacciamo pure sul mare, che è lontanissimo per la bassa marea.
Andiamo a fare colazione, finalmente si mangia! E il caffè latte era tanto che non era così buono! Ma la pressione rimane bassissima e giriamo come due zombie. Ci buttiamo a bordo piscina all’ombra a rilassarci. Siamo due catorci!
Facciamo un po’ di bagni, letture, qualche partita a scopa, aaah bene il relax!
Alle 12 e ½ andiamo a pranzare: insalatina fresca con pomodoro, mais, ananas, cetrioli, formaggio, peperoni verdi e cipolle! Squisita! Poi un carpaccio di pesce buonissimo e per finire un piatto di frutta.
Ci trasciniamo in camera e ci riposiamo un’oretta.
Dopo siamo andate nel paese, prima al cybercafè, per dare dei segni di vita, poi a fare benzina e infine al bancomat, che non funzionava! Alé! Ci risiamo!
Partiamo e andiamo verso l’Avenue de Baobab, la superiamo e andiamo prima a vedere i baobab innammorati, dove veniamo accolte da un grosso serpentone! Avendo letto che in Madagascar non ci sono serpenti velenosi, gli faccio un servizio fotografico e poi gli tocco anche la coda, hihihi. Belli i baobab innammorati! Peccato tutte le scritte sui tronchi che ci hanno fatto.... torniamo all’Avenue correndo come pazze e urlando towandaaaaaaa, per arrivare in tempo e non perdere il tramonto, il momento più bello per ammirare i baobab. E in effetti sono bellissimi! Piano piano si colorano di rosso e diventano ancora più magnifici!
Facciamo foto da tutte le angolazioni possibili finchè ci basta la luce... beviamo una fanta all’ananas (blaaaeeehhhh) e rifacciamo i 16km disastrati fino a Morondava.
Facciamo un altro tentativo al bancomat, ma niente, ci risputa qualsiasi carta infiliamo....
Doccia e a cena: pesce alla griglia (pesce bistecca!), coi soliti legumetti, buono! E per finire l’immancabile banana flambé! Facciamo fatica a mangiare con questo caldo assurdo (38ºC...), ma io ce la faccio, Cri un po’ meno, che sta anche poco bene...
Altra doccia e a letto, con l’aria condizionata a pallaaaaaaahhh!


11 Aprile

Dormito abbastanza bene e svegliata alle 6. Colazione, check-out e alle 7 e 40 eravamo in macchina, direzione Miandrivazo.
Pezzo iniziale infernale fino a dopo Mahabo, poi asfalto e pure bello nuovo! Mi sono addirittura fermata a fare la foto, dall’emozione!
Poco più di 100km buoni fino a Malaimbandy, poi è iniziato lo sterro. Visto che sulla guida c’era scritto che era una strada bruttissima, ci siamo messe l’animo in pace e l’abbiamo fatta pianino. Invece era solo un pezzettino iniziale un po’ antipatico, dopo abbiamo trovato anche i lavori in corso, quindi promette bene.
In una strettoia per i lavori, abbiamo sdrusciato con la plastica del paraurti un’altra macchina, che ci ha inseguite e bloccato la strada! Come in un film! E’ sceso e siamo andate a vedere qual’era il danno, ma non era niente, aveva solo un po’ di colore della plastica. Non convinto, ha chiesto dell’acqua per pulire la sdrusciata che infatti è venuta via. Vabbè, ci ha provato.
Siamo ripartite un po’ scosse. Abbiamo fatto 50km di sterro strabuono, poi è ri iniziato l’asfalto! eeeh, dobbiamo informare la guida sull’evoluzione delle strade!
Ci accorgiamo solo ora che la radio non funziona più, la fumata dell’altro giorno deve aver fuso qualche filo elettrico...
Poco dopo le 2 siamo arrivate a Miandrivazo e visto che era presto e la cittadina non era niente di che, abbiamo deciso di continuare fino ad Antsirabe.
Nooooo una Galana! E la guida che diceva che non si trovava gasolio fino ad Antsirabe!
Dopo un po’ di km è iniziato un paesaggio mozzafiato: colline/montagne erbose verdissime con solchi di terra rossissima! Bellissimo! Una gioia per gli occhi!
Facciamo molte soste foto.
Passiamo da una marea di paesini, alcuni con nomi particolari tipo Ankilosato, Anjoma e quando arriviamo a Ankazomanga ci viene spontaneo da chiedere: Ankazomanga? Ci ridiamo su fin quasi ad Antsirabe....
Il tramonto si avvicina e la luce cambia, tutto diventa ancora più rosso...
Purtroppo fa buio alla svelta anche per colpa di un mega nuvolone!
Arriviamo ad Antsirabe col buio, verso le 6 e ½. Iniziamo a girare alla ricerca dell’hotel, ma non è per niente facile! Non ci sono punti di riferimento e la cittadina è incasinatissima! Quando finiamo dentro un mercato, torniamo indietro e inizio a chiedere indicazioni ai pousse-pousse. Ci dicono tutti direzioni diverse, ma alla fine riusciamo ad arrivare all’Hotel des Thermes, gigantesco, di sicuro un tempo molto lussuoso, ora un po’ in decadenza e interni anni 70. Anche questo ci ha ricordato un po’ l’Overlook Hotel di Shining.... L’esterno però è veramente bello e forse domani con la luce lo apprezzeremo anche di più.
Ci facciamo una doccia veloce e andiamo a cena: medaglioni d’anatra al pepe rosa con riso, squisito! Poi un carpaccio d’ananas con la menta! Ero curiosa di questa combinazione, risultata eccellente!
Torniamo in camera e ci mettiamo a letto. Oggi si dormirà bene, senti che freschino!

500km, 11 ore


12 Aprile

Dormito benino, peccato il fastidio di un’unica zanzarina! Ci siamo svegliate alle 6, brrrrrr fa proprio fresco! Dopo le 7 siamo andate a fare colazione.
Ecco, come pensato, il posto visto con la luce del sole fa un altro effetto, sempre un po’ decadente, ma un po’ meno Overlook Hotel!
Ci sediamo a un tavolo al sole, quando fino a ieri rincorrevamo l’ombra!
Uh il succo di oggi e di guanaba o come si chiamava il succo che abbiamo sempre bevuto a Cuba! Buono!
Dopo colazione usciamo a piedi per fare un giro in città e veniamo subito prese d’assalto dai pousse-pousse e venditori di pietre ‘preziose’ molto insistenti, che ci rovinano la passeggiata.
Ma la cittadina è veramente carina, coloratissima, movimentata e.... piena di pousse-pousse!
Facciamo un giro per i negozini, sosta al cybercafè e alle poste. Poi cediamo e prendiamo il pousse-pousse, Bernard nr.10, che ci aveva beccate subito all’uscita dall’hotel e ci aveva seguito per tutto il nostro giro, insieme ad altri due.... Perdiamo quasi la pazienza, perchè tutti ci volevano, ma partiamo con Bernard. Ci porta a fare il giro dei laboratori di artigianato, all’inizio siamo rigide rigide sul pousse-pousse, per niente rilassate, e anche dispiaciute per quest’ometto scalzo e nemmeno più tanto giovane che ci porta in giro per la città, per salite e discese.....
Il primo laboratorio ci ha fatto una dimostrazione della lavorazione delle corna di zebù, che mi ha fatto più che altro senso, soprattutto il puzzo di corno bruciato e quando ha fatto vedere come plabbb esce l’interno del corno..... blaeh. Poi da un altro laboratorio dove tante donne in una stanzina sedute a terra su dei pouff ricamavano tovaglie e altre stoffe, ci hanno fatto un po’ tristezza.... Abbiamo fatto piccoli acquisti in enrambi i laboratori, poi Bernard ci ha portate a fare un giro della città. Ci garba sempre di più questa cittadina!
Ci siamo infine fatti lasciare al ristorantino L’Arche, dove abbiamo mangiato veramente bene: granchio alla vaniglia, insalatina di avocado e tonno, melanzane con camembert (una parmigiana malgascia). Siamo tornate all’hotel a piedi e ci siamo buttate in piscina, veloce bagnetto, perchè qua è fresco! e poi sulle sdraio a leggere, dormicchiare e giocare a scopa.
Doccettina e a cena: zebù alla griglia con riso alle verdurine, banana flambé con gelato alla vaniglia. La pancia piatta dei giorni passati di diugiuno è ormai un vago ricordo.....


13 Aprile

Sveglie alle 6, uuuh è tutto nuvolo! A fare colazione e alle 8 eravamo già in macchina. Giro per banca e benzina, decidiamo di dare anche una lavata al pickup, che ci vergognamo a riportalo in queste condizioni! In 3 si sono dati da fare per 9.000 miseri ariary, con tanto di scrostamento della merda di zebù con le unghie.....
Alle 9 partiamo e poco dopo le 12 arriviamo a Tana. Rifacciamo la strada per il Madarental seguendo la mappa che ci aveva disegnato Daniel e lo troviamo anche bene. Facciamo il pieno e lasciamo la macchina, cercando di non curvare troppo, per non far sentire quel brutto rumore che fa quando si sterza parecchio, ricordino della strada Manja-Mahabo....
Ci chiedono se è tutto a posto e racconto della fumata bianca e della visita dal meccanico. Ci dicono che non è niente di grave! Vabbè se lo dite voi.... Chiamano Gérman il meccanico per fare la prova e noi stiamo a guardare ansiose. Non fa una sterzata come si deve, quindi il rumore brutto non lo sente, testa anche i freni e dice che è tutto a posto! Fiuuuuuu....
Ci chiamano uno dei loro chauffeur che ci accompagna all’aeroporto, per prendere il volo per Nosy Be.
Arriviamo alle 2 e vediamo che il volo è stato posticipato alle 19 e 45 , che palle....
Andiamo al ristorante e facciamo un ricco pranzo d’anatra e cerchiamo di far passare un po’ di tempo. Poi ci spostiamo al bar, beviamo qualcosa e giochiamo a scopa.
L’aereo arriva pure in ritardo e alla fine partiamo dopo le 8.
1 ora e ½ di volo rumoroso con atterraggio un po’ brusco....
Qua ri è caldo e umido! E anche molto.... ci sono venuti a prendere in 2 all’aeroporto e dopo 15 minuti di macchina, su strada asfaltata, con indicazioni e linea centrale!, e 1km di sterro, arriviamo all’Anjiamarango Beach Resort. Vediamo subito che è un posto spettacoloso pur essendo buio. Ci accolgono in 20mila, con asciugamanino umido per le mani, drink di benvenuto e piattino di dolcetti! Che accoglienza! Poi vedono che siamo stanche e ci portano al bungalow, il primo, subito dopo la piscina, quello che ho guardato e sognato tante volte sul sito internet! Un bungalow spaziale! Con due letti al centro sotto un’unica zanzariera, angolo salotto con altri 2 letti, e fuori abbiamo pure due sdraio sotto un ombrellone di palma e un tavolo con 4 seggiole!
Doccia, facciamo uscire una ranocchietta dalle cosce lunghe e andiamo a letto.


14 Aprile

Dormito abbastanza bene, con il rumore del mare che sembrava entrasse nel bungalow...
Alle 8 ci siamo alzate e siamo andate a fare colazione... e che colazione! Tutto buonissimo, mi sono alzata da tavola rotolando...
Abbiamo fatto una passeggiata lungo la spiaggia, ora che si può che è bassa marea. Poi siamo svenute sulle sdraio a bordo piscina, alzandoci solo per fare qualche bagno nella bellissima piscina.
Letture, partite a scopa e taaaaanto relax!
Abbiamo aspetta il tramonto, foto, così abbiamo fatto conoscenza delle famose mouka-fuj! Piccoletti, ma che morsi che danno!
Doccia, capelli e a prendere un aperitivo, punch al cocco!
Poi a cena: pesce al cocco e sesamo, banana flambé con salsa di vaniglia, molto buono!
Torniamo rotolando al bungalow e facciamo qualche partita a scopa e a domino all’aperto.


15 Aprile

A parte ancora l’incubo-strada (ma quando la metabolizzo???), ho dormito bene, anche se era un po’ caldo.
Alle 6 e ½ ha suonato la sveglia, colazione veloce, purtroppo. Ci hanno accompagnate al porto di Hell-Ville dove ci aspettavano per il tour delle isole.
Con la barchetta a motore ci hanno portate prima a Nosy Tanikely, un isoletta-riserva marina.
Fatto il biglietto (5.000) siamo salite fino al piccolo faro con avvistamento di lemuri (fulvus fulvus, sembra che ci siano solo qui) e delle volpi volanti, che si sentivano da lontano da quanto casino facevano!
Poi siamo andate a fare snorkeling, prima alla ricerca delle tartarughe, ma non siamo state fortunate, poi proprio davanti alla spiaggia dove abbiamo visto una marea di pesci! Un pesce ago gigante, nemo e il compagno pesce da lenza hu-ha-ha, pesci di tutti e colori e forme, purtroppo anche qualche medusa... Sembrava di nuotare in un acquario, i pesci non avevano nemmeno paura, anzi, alcuni erano parecchio curiosi!
Siamo ripartiti, godendo del vento in barca e siamo andati a Nosy Komba. Abbiamo fatto subito il parco dei lemuri (2.000), dove i lemuri ti zompano sull spalle per mangiare le banane dalle mani della guida, anche 3 alla volta! Ma che manine che hanno!!! Sono tenerissime! E bellissimi! Il maschio nero, mentre la femmina marrone con ciuffi di pelo bianchi alle orecchie. A Cri le hanno spalmato la banana nei capelli, hihihi.
C’erano anche delle tartarughe, un boa constrictor che mi è stato messo intorno al collo e varie zanzare parecchio affamate... Al ritorno si deve fare un percorso ‘obbligato’ attraverso vari negozini, dove abbiamo anche fatto qualche acquisto, tra cui la vaniglia.
Siamo andate a mangiare in un ristorantino che si affaccia sul mare, dove ci hanno portato tremila cose da mangiare, tra cui dei gamberetti favolosi, calamari, spiedini di pesce e zebù, patate, riso e per finire delle bananine, tutto buonissimo! anche se lo stomaco ne ha risentito dopo....
Siamo andate in spiaggia, abbiamo fatto un bagno nell’acqua non pulitissima (ci buttano di tutto...) e poi siamo andate a stenderci all’ombra.
Alle 2 e ½ cerchiamo di ripartire, ma il motore non va! Ci sarà un sistema malgascio anche per questo? Certo che sì! Armati di cacciavite hanno aperto il motore, ravanato un po’ e dopo miracolosamente è ripartito!
A Hell-Ville c’era ad aspettarci Angelo il tassista, con tanto di cartello col mio nome! Ci ha riportate all’albergo e l’ultima salita non ce l’ha quasi fatta, lasciando qualche mm di battistrada per strada, un puzzo di gomma bruciata! Poveretto.
Ci hanno accolte con un cocktail di benvenuto (ma ogni volta che uno va via lo ridanno??) e poi siamo andate in piscina. Bagno e relax fino a dopo il tramonto.
Doccia e a cena, stasera pollo al cocco, manioca fritta, riso e banana alla cannella.
Partita a scopa e a dormire.




16 Aprile

Quanti sogni! E che sudate!!! Per fortuna la mattina presto ha fatto una veloce sgrullata e la temperatura è scesa di un paio di gradi.
Ci siamo alzate dopo le 7, con un po’ di vertigini... noooo ancora.
Colazione spettacolare anche oggi, con bignet di manioca e marmellata di papaya e vaniglia! e anche a sto giro ci siamo alzate rotolando...
Giornata intera a bordo piscina a fare assolutamente niente! Un po’ di letture, partite a scopa e domino, lunghi bagni in piscina e ore e ore a guardare i granchi che scavano tane sulla spiaggia.
Abbiamo aspettato il tramonto a mollo nella piscina e fatto delle foto micidiali.
Aperitivo con Planteur, aaah non si chiamava Pasteur!!! Buono, più fruttato di quello di Tana.
Poi cena di gamberi, sia spiedini che in umido, parecchio buoni e non li ho nemmeno rivomitati! Forse sono allergica sol a quelli italiani....
Partita a scopa e a letto.


17 Aprile

Maiala che sudata stanotte! E poi ci si sono messe anche le bestie a dar fastidio, primo un gatto-fosa incazzato o in amore non si capiva, poi un animale parecchio dispettoso che picchiettava sul legno del nostro bungalow. Ho acceso la luce e ha smesso, ri iniziando poco dopo e poco più in là. Mi sono alzata per vedere chi era, ma niente. Ma almeno ha smesso.
Alle 7 ci siamo alzate, mega colazione come sempre, poi siamo andate a Hell-Ville.
Prima un giretto per i negozi con qualche acquisto da Abud.
Sosta al cybercafè, dove veniamo a sapere dell’eruzione del vulcano in Islanda e della chiusura degli aeroporti europei!!! Alééééé!!!
Telefono subito alla Air Madagascar per chiedere conferma del volo di domani e almeno questo vola... Sosta banca, e poi siamo andate a pranzo all’Oasis. Mega cocacolone e pizza malgascia!!! Aaahh la volevamo proprio assaggiare! Ed era pure buona, come lo può essere una pizza fuori dall’Italia, con pesce affumicato e crème fraiche.
Alle 12 ci è venuto a prendere Angelo il tassista. Abbiamo fatto il giro lungo per tornare all’hotel, tutta la costa ad ovest, fino ad Andilana. Questa parte è più turistica, abbiamo visto diversi resorts, molti di italiani come ci dice Angelo.
Appena tornati ci siamo buttate in piscina per rinfrescarci e ci siamo rimaste fino a dopo il tramonto.
Doccia, aperitivo, poi cena a tutto zebù.


18 Aprile

Dormito abbastanza bene con temperatura giusta e solo una veloce visita dell’animale sgranocchia-bungalow.
Sveglia alle 7, accendo il cellulare e leggo l’sms della Air France: volo cancellato! Cazzo! Allora è seria sta storia del vulcano..... Andiamo a far colazione e ci scherziamo anche su.
Dopo chiamo l’Air France e mi passa la voglia di scherzare: primo volo disponibile il 27 di Aprile! Mi prende un colpo e finisce pure il credito nel cellulare malgascio.
Andiamo alla reception e facciamo chiamare Monique, che viene giù immediatamente tutta sparata sul suo quad. Richiama subito l’Air France per sentire e dopo un po’ riesce a farsi dare un volo Air Madagascar per il 20, vabbè, solo 2 giorni dopo, sopravviveremo.
Andiamo in piscina per goderci quest’ultima giornata e rilassarci un po’.
All’una si pranza col pescetto della prima sera, THB, poi dolcini di manioca e frutta.
Torniamo in piscina, bagni, letture e partite a scopa.
Chiamamo qualche albergo a Tana per le 2 notti che ci dobbiamo passare.
Poi andiamo a preparare i bagagli e alle 6 partiamo per l’aeroporto.
Dopo una lunga attesa all’aeroportino di Nosy Be, finalmente arriva l’aereo con un’ora di ritardo.
Alle 11 arriviamo a Tana, il tassista ci stava aspettando e ci porta al Tonga Soa, a 5 minuti di distanza.
Ci accoglie Ninah e ci porta a vedere la stanza. Abbiamo un appartamentino su due piani tutto bellino colorato! Scegliamo di dormire al piano terra e subito a nanna.


19 Aprile

Dormito sotto le coperte! Che bel freschino!
Abbiamo fatto un giro nel bellissimo giardino della signora e poi a colazione, baguette, burro e marmellata, succo di melgrano e jogurt! Caffè con latte condensato.
Dopo Ninah ci organizza una macchina per il nostro giro.
La mattina siamo andate all’Air France per sentire un po’ com’è la situazione e aver conferma del nostro volo Air Madagascar. Non eravamo le sole..... abbiamo fatto 2 ore e mezza di fila, nel mentre si sentivano notizie parecchio scoraggianti... non si sa se e quando gli aerei rivoleranno, uno esce con un biglietto Air France del 2 Maggio, primo posto disponibile! Aiuto!
Noi facciamo velocissime, ci confermano il nostro volo Air Madagascar per il 20 dicendoci però che ovviamente ancora non si sa se volerà... Ma almeno questi di aerei sono già qui e non a Parigi come quelli della Air France.
Un po’ distrutte usciamo dall’agenzia e ci facciamo portare alla Croc Farm, piccolo zoo con allevamento di coccodrilli a 3km da Ivato. Oltre ai coccodrilli c’erano diversi rettili, tanti camaleonti, tartarughe, 2 fosa un po’ tristi e 2 lemuri sifaka carinissimi!
Pranziamo al ristorante e logicamente mangiamo coccodrillo, buono a insalata con l’ananas, cipolla e salsa cocktail.
Alle 3 e ½ ci viene a riprendere l’autista e ci riporta all’hotel.
Riposino, doccia (fredda), partita a scopa e caccia al blattone!
Dopo le 7 siamo andate a cena, Ninah ci aveva promesso qualcosa di tipico malgascio e ci ha fatto: un passato di verdure col formaggio fuso, il romanzava con riso e salsa piccantissima! E non potevano mancare le banane flambé!
Rimaniamo a chiaccherare un po’ con lei e ci racconta della situazione politica disastrosa del Madagascar, del presidente ex dj andato al potere con un colpo di stato e delle sommosse che ci potrebbero essere ogni giorno..... ecco pure lei a tranquillizzarci, il vulcano non bastava.... mi è presa un po’ di tristezza per questa situazione e da noi che non si sente niente e non si sa niente! Ci chiede di pregare per il Madagascar.
Torniamo in camera, partita a scopa e a letto.


20 Aprile

Che sonno agitato e quanti sonni!
Stamattina il cielo è nuvoloso. Alle 8 siamo andate a fare colazione e Ninah ci ha raccontato di tutto e di più! Oltre alla difficoltà della lingua, saltava anche da un argomento all’altro, una fatica per starle dietro!
Il cielo si è aperto, abbiamo fatto chiamare un taxi e contrattato per la giornata.
Con la renault 12 scassatissima (si poteva entrare solo da un lato), siamo andate al Lemur Park a circa 22km da Tana sulla RN1.
Giro di 2 ore e ½ con la guida per il piccolo parco ma pieno di lemuri! Abbiamo visto 7 specie diurne e 2 notturne, per niente intimoriti, uno si è buttato ai nostri piedi a pancia in su e giocherellava con un filo d’erba, che voglia di tocchicciarlo!
Abbiamo mangiato un paninozzo lì e siamo venute via. Con fatica abbiamo svegliato il tassista e siamo tornate in hotel.
Mi chiama l’Air Madagascar, rispondo pensando al peggio, invece mi dicono solo che il volo è ritardato, invece che alle 21 si parte alle 2 di notte! Ma almeno sembra che parta....
Andiamo a dirlo a Ninah che ci offre una birra e ci convince a cenare da lei dicendo che aveva dell’anatra. Come rifiutare? Ed era buonissimo, canard all’aceto balsamico e patate saltate, ultima THB.
Dopo le 9 è arrivato l’autista, lo stesso dell’altro giorno, ma stavolta aveva na chiacchera! e non guidava proprio dritto... oddio ma è briaco! Arriviamo comunque all’aeroporto, menomale è così vicino, ci prende 20.000 ariary dicendo che tanto non ci servivano più...
Ci mettiamo in fila per il check-in che è ancora chiuso, c’è solo 5 ore al volo... Facciamo una partita a scopa a terra, girelliamo un po’ e guardiamo qualche pezzetto di partita con tutti gli altri (inter-barcellona) e aspettiamo, aspettiamo... Finalemente alle 11 e ½ apre il check-in, ci fanno firmare un foglio dove dichiariamo di essere state informate che l’aeroporto di arrivo potrebbe non essere Parigi! Che bello!
Facciamo una sosta al cybercafè per riallacciare i contatti col mondo e passare un po’ di tempo. Poi aspettiamo ore... passano le 2 e niente... dopo le 3 ci dicono che entro una mezz’ora Parigi avrebbe dato la conferma se l’aeroporto apriva o meno. Alla fine si parte, poco prima delle 4.
Salita in aereo mi addormento subito, ci portano una colazione e ridormo.
Poi un po’ di letture, partite a scopa, sonnellini e il tempo che passa leeeeento!
Ci portano anche un pranzo e poco dopo atterriamo a Parigi, sono le 14, tra un’ora e 50 abbiamo l’aereo per Firenze!
Le corse per prendere le valige, la mia sembra che non arrivi più, arriva, corriamo alla navetta e aspettiamo... la navetta non passa. Prendiamo un taxi e andiamo all’altro terminal. Arriviamo alle 15 e 20, a chiusura del check-in! Una signora dell’Air France sente che dobbiamo andare a Firenze, ci chiede se eravamo in lista d’attesa o se avevamo i biglietti confermati, ehm direi confermati! Ci fa i biglietti e il check-in in 2 nanosecondi, corriamo all’imbarco e riusciamo a salire sull’aereo incredule... Ce l’abbiamo fatta!
1 ora e ½ di volo tranquillo, siamo addirittura arrivate 10 minuti prima a Firenze dove c’era il babbo di Cri ad aspettarci con la pizza della maman!!!
Ho ripreso Maya e sono tornata a casa prima delle 20, stravolta, ma felice di essere a casa!


Veloma Madagascar!





PS: Totale km - 2.500, velocità media 36km/h....

PS2: risultato delle partite a scopa: 21 a 15, per me Very Happy

Sonja

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