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Messaggio  annalisa Gio Set 09, 2010 6:01 pm

2-3/12/2009 Relax
Abbiamo fatto uno stop a Kununurra … in un simpatico campeggio con piscina e angolo idromassaggio.Non pensiate che si paghi molto. Qui i campeggi sono molto belli ed attrezzati e le piazzole grandi e ben ombreggiate, lo standard e’ alto e la spesa media varia dai 25 ai 30 $ per piazzola con l’attacco luce. Poi ci sono cucina comune con tutto e di più ( microonde, tostapane, frigorifero) bagni grandi e puliti e piscina.Proprio ieri sera abbiamo conosciuto una coppia di Italiani. Due ragazzi sardi che sono qui da due anni a lavorare ma a Marzo devono tornare in Italia quindi hanno deciso di passare gli ultimi mesi a spasso come noi. Hanno avuto un problema con l’auto e stamattina li accompagniamo a prendere il bus che li porterà dal meccanico nel paese prima di Kununurra, cioe’ a 200Km da qui!!! Diamo loro un passaggio fino alla fermata del bus ma per noi la destinazione è Hall Creek, seguendo la Great Northen HWY. Hall Creek e’ un paese sperduto nel mezzo delle Kimberley dove si narra spariscano un sacco di persone, alcune ritrovate morte.. altre mai ritrovate.

4-5/12/2009 Notte di ORRORE
L’idea era quella di sostare ad Halls Creek e visitare il cratere formatosi dall’impatto di un meteorite migliaia o forse milioni di anni fa. Questo paese e’ famoso anche per un altro motivo: diversi anni fa un serial killer faceva fuori i backpakers … qualcuno e’ stato ritrovato, morto naturalmente, qualcuno e’ scomparso nel nulla …. considerando il territorio, il clima e i numerosi animali saprofagi la cosa non meraviglia. Ci fermiamo a far rifornimento e al momento di pagare il commesso ci propone di controllare olio e cambiare il filtro, decliniamo l’offerta e lui insiste un attimo “non si sa mai cosa può capitare lungo la strada e quando troverete un’altra area di sosta!”….”no, no grazie siamo a posto.” E prendiamo la via per l’ufficio informazioni. Qui un signore molto affabile ci spiega che con il nostro Milk&sugar non e’ possibile raggiungere il meteorite perché la strada e’ agibile solo con le 4wd. L’alternativa e’ andarci con un piccolo aereo ma e’ caro 270$ a persona … Ci racconta che la settimana precedente 2 VAN come il nostro si sono avventurate e solo una e’ tornata! Rinunciamo. E’ così che nostro informatore si premura di suggerirci dove andare a campeggiare gratis: a 100Km da qui c’e un area di sosta attrezzata (toilette chimiche e tavolini da pic nic) molto bella. Bene grazie! In poco meno di un’ora raggiungiamo il posto, sono le 17.30 e inizia a far buio. Non e’ male in effetti e oltre a noi c’e’ un'altra auto con un tizio, gli passiamo vicino ma lui ci ignora. Parcheggiamo poco lontano e mangiamo yogurt fragole e un po’ di pane con formaggio. Ma siamo inquieti. Che strano questo tizio, cosa fa qui da solo? E lo sentiamo parlare, ma con chi ce l’ha? Guardiamo bene ma non vediamo altri che lui, ma ancora borbotta, forse e’ al telefono?? No impossibile, qui non prende! avrà una radio? Ma non ci sono antenne!!! Insomma con chi caspiterina sta dialogando sto tizio? Poi mettiamo insieme i pezzi: il ragazzo della stazione di rifornimento che ci vuole manomettere il motore, il tizio dell’ufficio informazioni che insiste per farci dormire proprio qui, dove ci troviamo, e ora questo esaurito! Sono tutti d’accordo e ci vogliono fare la festa, e nel senso criminale del termine! Ci vediamo già : narcotizzati e catturati, ci risvegliamo imbavagliati e fatti su come salami nel retro di un furgone macilento mentre ci portano chissà dove per farci chissà cosa! Nessuno sa dove siamo e come trovarci! Oppure, nottetempo, lo psicopatico (o presunto tale) si avvicina occulto al nostro VAN e ci fa fuori con un AK47 maciullandoci! Ci ritroveranno giorni dopo spalmati per la piazzola di sosta come marmellata su una fetta biscottata. Prendiamo una decisione! Azzardiamo guidando al buio e rischiando di investire i canguri piuttosto che dormire con il killer che trama l’ agguato..e via facciamo su baracca e burattini e scappiamo. Ci guardiamo alle spalle, magari ci insegue. Non dovrebbe essere difficile capirlo, la strada è deserta e due fari nell’oscurità si noterebbero subito. Dopo aver evitato 5 canguri, diversi uccelli e spiattellato una serie infinita di chissaquanticavolidiinsetti, ci fermiamo in un area di sosta riservata ai TIR … saltiamo giu’ circospetti in attesa di veder arrivare l’auto con il tizio, ma nulla. Tiriamo un sospiro di sollievo. Ci sediamo … e’ buio, la luna deve ancora spuntare e il cielo e’ pieno di stelle … non si puo’ raccontare, bisogna esserci e vederle! Non si può spiegare il “sound of silence” nel deserto , bisogna viverlo …..e noi siamo vivi!

Andrea Say:
Ovviamente tutto quello che avete letto è realmente accaduto e i fatti si ispirano a persone note… ma… c’è come sempre un’altra visione dell’accaduto…Allora è vero che arriviamo ad Halls Creek e il benzinaio si offre di cambiarci il filtro dell’olio e fa la battuta riportata dall’Anna. È anche vero che il tipo dell’ufficio informazioni è simpatico ed affabile e ci indica l’area di sosta gratuita.Ma questi sono solo aspetti del carattere bonario e simpatico dell’australiano medio.Arrivati all’area di sosta tiriamo giù i tavolini e le sedie e mangiamo, ma noto che l’Anna è inquieta … le chiedo spiegazioni e mi dice che a lei la cosa puzza … vabbè … io me sto a bere la mia birretta … Però giustamente noto anche io il tizio strano, ma lo giustifico con il fatto che anche io spesso parlo da solo (cioè non è che parlo, faccio dei commenti a voce alta).Comunque visto che lei non si sentiva serena a stare li mi sembrava giusto darle credito… e così… me tocca giudà!!!30 Km nel buio più buio che conosca … schiviamo 5 cavolo di canguri e prendiamo milioni di insetti fino a che l’area di sosta ci fa capolino … Beh in effetti sarebbe un’area per i road train ma noi decidiamo che la possiamo usare!Scendiamo, prendiamo le sedie e iniziamo a contare le stelle cadenti.
5-6-7-8/12/2009 Bighellonando…
Quasi una vacanza, ci siamo lasciati alle spalle gli orrori di Halls Creek per tuffarci nei piaceri di Broome. Siamo sulla costa occidentale della penisola di Dampier, precisamente a Broome. Una tranquilla cittadina del Western Australia sul mare, pulita...conta circa 17 mila abitanti che nell’alta stagione divengono 80mila!!! Noi siamo capitati in bassa stagione, per fortuna, e riusciamo a goderci tutte le sue bellezze in tranquillità. Certo rischiamo i cicloni che qui colpiscono da 6 a 10 volte per circa sei mesi a partire da Dicembre,ma pare che almeno in questo la sorte ci sorrida perché il tempo e’ stupendo! Chinatown, ovvero il centro del paese, che non ha nulla di cinese, e’ una bel quartiere con locali, negozi e ristoranti. Le Gioiellerie che vendono perle si sprecano, infatti uno dei motivi di attrazione di questa località sono proprio loro … se ne trovano di ogni tipo, anche “economiche”…. però mai abbastanza per le nostre tasche! La seconda interessante attrattiva di Broome si trova in un sito che ci e’ piaciuto moltissimo, e’ la zona del faro dove una scogliera rosso fuoco nasconde le tracce di un dinosauro che pare sia passato di qui 120milioni di anni fa …. noi ci siamo impegnati a rendere visibili nelle foto le impronte ma il sole era allo zenit e la luce appiattiva le forme … solo più tardi abbiamo scoperto che quelle che avevamo visto erano i calchi di quelle originali, che non si possono vedere se non con la bassa marea … e noi naturalmente eravamo lì durante la alta! Abbiamo fatto il bagno a Cable Beach…. L’oceano indiano qui e’ mosso e caldissimo ma soprattutto balneabile e la spiaggia e’ immensa … ci meraviglia di quanto sia poco frequentata, noi ci siamo stati di sabato, domenica e lunedì, ma potevi contare i presenti sulle dita di una mano ….La gente australiana e’ strana, hanno abolito tramite referendum il cambio dell’ora legale e solare … cosicché alle 4 del mattino e’ già giorno e alle 18 e’ buio pesto … Mah!
9-10/12/2009 La tartaruga
Ci troviamo ad Eighty Miles Beach, traducibili in 150Km di spiaggia deserta! Abbandoniamo la statale e dopo 10minuti di sterrato … (e con un VAN come Milk&Sugar non e’ cosa da poco)…. arriviamo al campeggio che si trova praticamente sulla spiaggia, ma non e’ un gran che, ci sono tante mosche e insetti vari contro i quali abbiamo dovuto lottare per il potere in cucina. Ecco cosa e’ successo: entriamo nella zona comune, siamo solo noi ad usarla…anche perché ci saranno non più di 5 VAN oltre al nostro. Quindi ci mettiamo a fare la pasta, ma veniamo mitragliati da una serie di chissaquanticavolidiinsetti attirati dalla luce: dalla cavalletta gigante, agli scarrafoni biblici e non per ultime le formiche divoratrici dell’impossibile. Insomma si scagliano all’interno spatasciandosi contro le pareti e mentre Andrea difende la porta armato di scopa, l’Anna salvaguarda il rancio nelle retrovie…una battaglia che vede diversi scarafaggi scaraventati modello baseball e alcune locuste lanciate stile golf . Ne usciamo vincitori ma stremati, questa cena ce la siamo guadagnata!!! La natura un po’ prende un po’ da’…poche ore prima di questa epica battaglia ci trovavamo in spiaggia ad ammirare una super tartaruga che avanzava lentamente fuori dall’acqua per andare a depositare le uova e proprio all’ora del tramonto…momenti impagabili. La poverina ha arrancato a fatica per un pò di metri, spingendo il suo corpo pesante a forza di pinnate sulla sabbia e le pinne, si sa’, non sono il sistema di locomozione più idoneo alla terraferma. Ogni 4 o 5 bracciate sostava qualche secondo a riprendere fiato, si guardava intorno e forse sentiva il nostro odore (eravamo in 4) anche se eravamo a debita distanza… Arrivata ad un certo punto, dopo quella sgobbata, cosa fa? Torna indietro!!!!!!!!!!!! Chissà che cavolo le e’ preso? Sta di fatto che si gira e se ne torna in mare!!! Forse era presto, troppa luce! Infatti noi, solerti scopritori della natura, abbiamo puntato la sveglia alle 2.30 di notte… il motivo principale era poter vedere la via lattea, che qui e’ spettacolare (tanto per cambiare) ma la luna era quasi piena e quindi nulla e anche le tartarughe ci hanno gabbato, siamo arrivati tardi e l’unica cosa abbiamo potuto ammirare erano le loro orme che salivano dal mare e le tracce delle buche nelle quali avevano deposto le uova…
Ripartiamo per raggiungere Port Samson…una località di mare molto carina ma praticamente desolata in quanto bassa stagione, siccome è presto ci concediamo un paio d’ore di sole e di bagni tra i gabbiani e le conchiglie. Scambiamo quattro chiacchere con la barista di un chiosco e ci dice che e’ atteso un ciclone per Natale cioe’ tra un paio di settimane e si stanno gia’ preparando…Noi pensiamo ma che bel regalo! E neanche a sorpresa! Nel pomeriggio siamo a Karratha, nel cuore della regione del Pilbara. Conta più di 12mila abitanti ed e’ poco distante dal mare. Fu fondata negli anni 60 per ospitare gli operai che lavoravano nelle miniere di ferro, gas e minerali vari di cui questi regioni sono ricchissime. Troviamo un campeggio e ci chiedono 44$! Noi guardiamo la tipa stupefatti e lei ci spiega che e’ per via delle miniere, quindi essendo sempre pieni in ogni stagione approfittano e alzano i prezzi soprattutto per i lavoratori le cui compagnie ricchissime pagano i pernottamenti … ma voi siete turisti no? Che intuito la ragazza!!!? Cosa ti sembriamo, minatori in infradito??? Ah!!! allora vi faccio lo sconto, sono 39$... che sforzo! Le piazzole sono tutte occupate da lavoratori in tuta blu e arancio….c’e’ talmente tanto di quel testosterone che l’Anna rischia di rimanere incinta respirando… beh c’e’ anche qualche donna…. Oltretutto un posto bruttino… senza piscina ,cucina sguarnita e come se non bastasse mentre stanotte Andrea usava il pc e’ partito l’impianto di irrigazione e ha lavato lui e il computer.!!! AH AH AH! Ora si ride ma fino a questa mattina momenti di panico perché il monitor era morto, poi il miracolo ed ha ricominciato a funzionare!!!! Ora cerchiamo di arrivare da qualche parte, un po’ meno costosa e un po’ più interessante.

10-11-12/12/2009 CORAL COAST
Approdati a Exmouth! Carina, sì, sì … primo fra tutti il campeggio, e’ della stessa catena di quello di Karratha, dove c’erano i minatori, ma questo costa la metà ed è bello il triplo!… Merita subito una foto la cucina, è bellissima e quando ci abbiamo messo piede la Cuccarini ci ha accolti come fossimo in una Scavolini!!! Il paese e’ piccolo, ci sono un numero imprecisato di Emu che vivono qui e girano liberamente per le strade; uno ha tentato di rubarci l’attrezzatura, appoggiata ad asciugare, sul tavolino in campeggio. Il centro consiste in una piccola zona commerciale con una decina di negozi e tutti seguono una politica ecologica: da un anno non usano sacchetti di plastica. Abbiamo fatto un po’ di shopping nel diving centre e di gran carriera ci siamo diretti nel parco marino di Cape Range Nationl Park ad esplorare diverse baie , ingresso 10$ ad auto. La più soddisfacente e’ stata Tourquaise Beach … Tuffatevi con noi: l’acqua e’ gelida, non pensavamo vero? C’e’ un po’ di corrente e il vento spinge ma il sole picchia di brutto e un bel tuffo nell’oceano, inaspettatamente freddo, e’ corroborante quanto una cioccolata calda a Dicembre davanti ad un camino (questo vale se è Dicembre in Italia…!).Nuotiamo ed esploriamo il fondo, diversi pesce pappagallo enormi e dai colori sgargianti, pesce ammiraglio, carangidi, persino un polipetto che Andrea ha scovato sotto uno scoglio…Il fondale non e’ profondo, in qualunque momento potremmo appoggiare i piedi e sollevarci fuori dall’acqua, quindi siamo tutti tranquilli, ma è proprio una porzione di barriere corallina e questi organismi così delicati risentirebbero subito dell’ incomodo quindi si nuota a pelo d’acqua senza fatica ma il freddo si fa sentire; torniamo a riva?? Andrea che e’ un abile nuotatore e’ avanti, e’ lui che scova le cose più interessanti, l’occhio allenato dalle tante immersioni…. Ma noi abbiamo la fortuna del principiante…un paio di grossi chissacchetipodipescesarannomai, attirano la nostra attenzione perché si stanno azzuffando sul fondo…ci passiamo bellamente sopra cercando di mettere a fuoco la situazione…e all’improvviso realizziamo!! Un attacco di panico” Abbiamo appena scavalcato, pinneggiandoci sopra allegramente, una pericolosissima RAZZA! Sta muovendo il fondale con le sue ali e alza la sabbia per occultarsi. La prima cosa che abbiamo notato sono gli occhi!!! Ai lati del la “faccia” due buchi neri, grossi come palle da biliardo che si muovono girando…oddio, il cuore in gola!! “Andreaaa” urliamo!! Nuota e non sente! …”Andreaaaaa!!” Come dei pazzi stiamo lì in piedi gridando contro vento, con il timore di perdere l’attimo e la paura della Razza …. chi l’ha detto che per le strade ci si perde ma in cielo e in mare no???? “Andreaaaaaa!!” Lui nuota …”Andreaaaaaaaaaa” e finalmente alza le testa si gira; sarà ad una ventina di metri da noi … muoviti torna qui!! Non afferra il perché, ma parte in quarta contro corrente. Arriva e cerchiamo da sott’acqua di fargli vedere cosa c’e’! Ma lui non scorge subito e si avvicina incautamente…lo tiriamo per la manica della sua bella e nuova maglietta così si ferma e concretizza! Oddio….come fare? E’ pericolosa, lo sappiamo, una di queste ha ucciso Steve Irwin il famoso naturalista australiano, un po’ matto, ammaestratore di coccodrilli, avrete sicuramente visto uno dei suoi documentari! Ma un’occasione così non si spreca, dobbiamo stare attentissimi! Le giriamo intorno, sarà lunga più di due metri dalla coda alla punta del becco e larga altrettanto…e’ romboidale, piatta , sembra grigia ma e’ un po’ nascosta dalla sabbia e la situazione non e’ limpida … E gli occhi! Gli occhi sono la cosa più impressionante , come li rotea! Ci guarda? Sembra tranquilla, sta ferma, ondeggia le ali come un nastro di quelli che usano le ginnaste….cerca di infilarsi il più possibile sotto il fondale…ad un certo punto ci allontaniamo anche noi…un po’ impauriti e felicissimi; la lasciamo in pace. Torniamo a riva storditi, ci guardiamo intorno e non c’e’ nessuno a cui raccontarlo! Solo Voi e Noi.
Chiudiamo il nostro soggiorno ad Exmouth con colazione con pappagallo!!!
Pochi Km ci separano da Coral Bay dove prevediamo di passare un paio di notti. Questa località altro non e’ che una spiaggia meravigliosa intorno alla quale sono state costruiti due campeggi, un minimarket, qualche bar e altri negozietti. Prima tappa: in mare, armati di pinne, maschera e boccaglio, un rapido tuffo per capire un po’ la situazione…fondale ricchissimo di coralli di ogni forma e colore! Acqua fresca e cristallina! Un paradiso!

13-14/12/2009 Mille bolle blu
Siamo riamasti isolati dal mondo per qualche giorno … eravamo in paradiso e in paradiso i telefoni non funzionano!!! Coral Bay…150 anime tra i 25 e i 35 anni … tutti impegnati come istruttori subacquei o nei campeggi o nei bar ristoranti e market. D’Estate” la situazione si anima e tra una settimana, quando le scuole chiuderanno per le vacanze di Natale (che qui corrispondono anche con le vacanze estive), saranno invasi dai turisti. In campeggio stringiamo amicizia con Luigi e Lorenza; Luigi ha partecipato all’iron man e Andrea è andato fuori di testa! Ha trovato un idolo…l’ha tempestato di domande, poverino! Passiamo un po’ di tempo a chiacchierare con loro e poi facciamo un giro. Prima tappa: diving center dove conosciamo Marianna, una ragazza di Rimini che si e’ trasferita in Australia ed e’ una sub. Prenotiamo senza esitazioni le nostre immersioni….Alle 8.30 del giorno dopo siamo già pronti sulla barca…
Anna:
Erano 8 anni che non usavo le bombole per scendere in mare ed ero un po’ timorosa; ma dopo un rapido refresh e grazie alla pazienza di Matt, il dive master che mi ha seguita nella prima immersione, ho ripreso subito confidenza con l’attrezzatura e allora giù!!! Che sensazione! Scendo piano, compensando e respirando e in pochi minuti ero sotto 15 metri d’acqua, immersa in un panorama alieno e circondata da pesci dai colori imprevedibili….. Mi sono trovata in una conca con coralli e scogli e ho avuto un incontro con tre pescecani non più grandi di 2 o 3 metri: loro giravano facendo capolino tra le rocce…erano vicini e noi galleggiavamo quasi inginocchiati sul fondo fermi ad osservarli girare intorno a noi e io ero al “settimo cielo”. A dire la verità Matt mi ha ancorata, perché per i primi secondi ero così agitata che non riuscivo a stare ferma , poi ho preso il controllo del fiato e ho trovato l’assetto. L’unico rumore di sottofondo era provocato dalle bolle del mio respiratore…una magia! Poi si sono defilati, e ho continuato la mia esplorazione tra pesci palla, pesci angelo,pesci ammiraglio, pesci pappagallo, carangidi, barracuda, pesci pigiama….e non so che altro!…La seconda immersione la faccio da sola…cioè senza istruttore , ma con il gruppo dei sub più esperti; non si scende mai da soli in immersione!!! E anche se si e’ in gruppo, viene sempre affidato un compagno con il quale ci si aiuta sopra e sotto l’acqua. Io scendo con Andrea, che per una serie fortuita di eventi riesce ad ottenere la custodia per portare giù la macchina fotografica! Io non la uso molto perché devo concentrarmi troppo sull’assetto…se no appena mi distraggo “volo via”, però me la cavo e riesco ad immortalarlo e a fare un video, tutte le altre foto sono opera sua… io mi sono gustata i panorami!...50 minuti passano in fretta ed e’ ora di risalire comunque la soddisfazione di aver visitato i fondali della barriera corallina australiana che non ha paragoni al mondo.

annalisa

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