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South America 2011 - Seconda tappa Bolivia

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South America 2011 - Seconda tappa Bolivia Empty South America 2011 - Seconda tappa Bolivia

Messaggio  Diego Lun Lug 18, 2011 4:48 am

Prima tappa Peru'


DAY 17

D: 7.30 ultima splendi colazione a Casa Panquarani, salutiamo Consuelo e Edgar e andiamo prendere il bus per Copacabana.

Nemmeno 2 ore di viaggio e questi simpaticoni del bus ci dicono che la strada dopo la frontiera e chiusa per manifestazione e ci tocca pagare extra S10 a testa per una barca che ci porta fino a Copacabana! Dopo 1000 imprecazioni passiamo la dogana Peru/Bolivia e con gli zaini in spalla ci tocca sotto il sole cocente farci una bella passeggiata nei campi alla ricerca delle barche. Naturalmente siamo troppi e troppo pesanti e rimaniamo incagliati! Altre 1000 imprecazioni e salti da una barca all'altra, tipo Jack Sparrow e finalmente siamo in acqua! Un'ora buona di navigazione e finalmente arriviamo a Copacabana. Con due italo/svizzeri conosciuti nel delirio ci brasiamo al sole e tra hamburger e birrette ci godiamo la spiaggia Boliviana. Di fronte alla spiaggia sorgono alcuni alberghi, Manu e Andrea vanno in avanscoperta e ci riportano le chiavi di due matrimoniali doppie con terrazzino vista lago Titicaca a 16€! B$ 160

Copacabana e un paesino carino con la sua spiaggia dove partono i battelli per l'Isla del Sol e della Luna e centinaia di pedalò a forma di cigno e papera per girare liberamente sul lago.

La strada principale e un continuo di negozietti di souvenir, agenzie di viaggio e di cambio e mille mila ristoranti. Dicono che ci sono più pizzerie a Copacabana che a Roma Sui marciapiedi artisti di strada vendono le loro "creazioni" per mantenersi in giro per il mondo.

Alle 18.30 aspettando l'appuntamento con il nostro Wandelin nazionale, lo vediamo arrivare tutto incazzato.... Ops nessuno sì e accorto che siamo 1 ora avanti e il Wandelin e lì ad aspettarci come un babbalucco

Recuperiamo anche gli svizzeri e il Wandelin ci fa cagare il ritardo con una delle sue belle salite al buio per il paese. Né e valsa la pena perché finiamo a mangiare nel ristorante del "La Cupola" uno dei due più quotati hotel di Copacabana.

Nanna che domani mattina si andrà all'Isla del Sol.

DAY 18

Il battello che ci porta all'Isla del Sol e una bagnarola ( andata e ritorno in giornata S$ 20) e dopo un’ora di navigazione a 2 allora Manu esordisce che deve pisciare all'istante! Naturalmente il capitano gli dice di impiccarsi che stiamo per arrivare... Un'altra ora....

Fortunatamente la bagnarola attracca per un momento al porto di arrivo della passeggiata e Manu con un guizzo salta giù.... E di lei non ho più avuto notizie fino al pomeriggio

Attracchiamo a nord dell'isola e una splendida spiaggia bianca stile mar Egeo ci accoglie. La passeggiatina dura 10 Km e attraversa tutta l'isola, ogni paesino offre una visita ad alcuni siti archeologici e viste sul lago spettacolari.

Io provo a star dietro agli svizzeri ma dopo il primo sito di rovine li perdo definitivamente..... Con il mio bello zainetto da15 Kg e la mia bella panzetta, riesco ad arrivare alla vetta del Cerro Santa Barbara 4032m peccato che i polmoni sono andati il cuore va a 100000 battiti al minuto e sono solo a meta strada!!!!! Mi fermo a collassare da un signore che nella sua baracchetta tira fuori un te alle foglie di coca da uccidere un vitello! Mi riprendo e torno in pista! Onestamente credevo di metterci di più, invece alla fine x fare 10 Km a 3800m mi ci son volute 4 ore. Cena vista tramonto sul Titicaca e nanna in hostal arroccato sulla collina fronte spiaggia (B$160)

DAY19

Sveglia alle 5.30 per vedere e filmare l'alba poi alle 9 rientro a Copacabana per prendere il bus per La Paz



Il viaggio e un altro incubo, i nostri biglietti dovrebbero essere per la vip class (B$30) invece ci troviamo in un bus dove non ci stiamo neppure. Dopo nemmeno mezz'ora ci tocca scendere perché il bus e noi dobbiamo guadare il lago per proseguire..... (barca B$1.5) proseguiamo con il viaggio e arriviamo nella periferia di La Paz dove rimaniamo imbottigliati causa festa nazionale! Di nuovo una sfilata di canti e balli in costumi tradizionali ci fa perdere un’ora buona e all'arrivo alla stazione un'altra ora di taxi per arrivare all'hotel.

L'hotel per essere in Bolivia e carissimo B$ 340 a notte e in più è di fronte allo stadio, fuori dal centro. Ma visto che non ci perdiamo una festa nazionale in sto viaggio non potevamo perderci il concertone di La Paz..... Peccato che e davanti allo stadio a 100m in line d'aria dalla nostra finestra..... Fino alle 2 passate delirio! Se muove se mueve se mueve La Paz!

Prima del concertone e visto che dallo stadio non c’è un posto per mangiare, attivo l'ipad che mi scova a 15min dall'hotel il sesto ristorante di La Paz il "Vienna". Dopo qualche peripezia per arrivarci (la principessa Manu' voleva il ristorante sotto l'hotel) troviamo questo ristorante. Al primo piano di una villa coloniale ristrutturata questo ristorante da 5 stelle offre un connubio di cucina Boliviana ed europea in un’atmosfera d'altri tempi con piano live! Manu si presenta con benda in testa pantaloncino corto e scaldamuscoli di alpaca con calzettoni e sandali! Io sempre da trekking ma almeno ho la camicia..... Da gran signori non ci degnano di uno sguardo e ci fanno accomodare, e come per magia il sommo Wandelin (l'onnipresente) sta cenando con una coppia di irlandesi accanto al nostro tavolo! Carramba!

Cena divina, il miglio agnello della mia vita e zuppetta di gamberi da 10! Birra vino e dolce 30€ in 2 (con il tipo che ti suona my way live a Genova 30€ gli dai per entrare)

Salutiamo colui che non deve essere nominato e la coppia di Irlandesi e nanna, domani alla scoperta di La Paz!

DAY 20

D: Il risveglio dopo la festa e nefasto e ancora più nefasta la colazione.... Una merda in tutti sensi, meglio gli hostal che ti fanno tutto in casa che gli hotel che se la tirano da internazionali e non hanno idea di cosa e una colazione internazionale.

Prendiamo un taxi per farci portare al mirador Killi Killi, ma rimango delusissimo perché la prospettiva dello skyline e bruttissima e decidiamo di riversarci nel centro.

Arriviamo alla piazza principale dove si sta celebrando l'anniversario delle liberazione di La Paz. C’è addirittura il presidente in persona e tutto il governo e lo stato maggiore. Incredibile come non ci sia sicurezza, da noi il Berlu non si vede nemmeno con tutti i gorilla che lo circondano, qui invece gli potresti sputare in faccia :p

In mostra ci sono le urne degli eroi che hanno liberato la Bolivia e tra sfilate militari e celebrazione nella cattedrale la mattina la passiamo a festeggiare con gli abitanti di La Paz.

Manu per pranzo decide di portarmi in un ristorante Indo/japo/thai e dopo 1 ora che abbiamo ordinato si degnano di servirci e la Manu subito dopo inizia con i crampi...... E lo dicevo io!!!!

Sfortunatamente il pomeriggio lo sprechiamo in agenzia di viaggio dove prima ci trovano un volo TAM il lunedì diretto, poi non c’è più e c’è il giorno prima ma con scalo!!!! E noi annulliamo tutto..... alla fine dopo che si scopre che con la festa nazionale tutti gli uffici sono chiusi e non si può prenotare torniamo dalla prima agenzia dove fortunatamente Michelangelo ( non la tipa rincoglionita) ci trova il volo del lunedì diretto per Sucre B$420. Contenti decidiamo anche di prenotarci la visita alle rovine di Tiwanaku la Machu Picchu Boliviana B$60+80.

Finiamo la giornata a girare per i mercatini locali e visitiamo il caratteristico mercato dell’haceneria (stregoneria) dove troviamo feti di lama (da sotterrare sotto la casa per la fortuna) Amuleti per amore fortuna lavoro ecc.... E talismani vari. Non mancano i vari Viagra naturali e allucinogeni vari tipo San Pedro ( cactus) e Hayuasca. Facciamo incetta di portafortuna visto che il confine con il Chile e chiuso per neve e se non si scioglie e merde quindi tanta fortuna e tanti amuleti ci servono

Passiamo il pomeriggio finendo di vedere il centro e poi verso l'hotel dove Manu riprende la battaglia con il cibo di pranzo e mi tocca andare a cena solo soletto..... L'avventura solitaria finisce male visto che il Vienna e chiuso come tutti i ristoranti decenti nella zona, mi tocca finire al Burger King dove mangio il peggior Hamburger della mia vita, pure in piedi perché ci sono i rigori Uruguay - Argentina e la mia Argentina perde pure........

Nanna che e meglio......



DAY 21

Nuova colazione di merda e via con il pulmino verso Tiwanaku. Il tragitto dura 1,30 min. e i nostri compagni di viaggio sono la maggior parte Brasiliani ( non si capisce niente)

Prima tappa il museo dove sorge il monolito Tiwanaku altro 8 metri. Il monolito e tenuto benissimo e anche il museo e carino. La seconda tappa ci porta al museo delle ceramiche, anche esse molto belle e alla fine troviamo la mummia originale di uno dei signori dei Tiwanaku. La nostra guida e un fenomeno, ogni due per tre ci fa vedere come erano messe le mummie e si trasforma in mummia..... Che brutto che e !!!!! Nel museo delle ceramiche non si può fotografare ma io come il solito evito guardie e telecamere e scatto a nastro

Usciamo e andiamo a vedere il sito vero e proprio. I Tiwanaku vissero dal 1300 AC fino alla loro scomparsa intorno al 1500 DC, in realtà la loro scomparsa avvenne a causa di una divisione di cinque caste diverse e non si sa come abbandonarono questo luogo. Il Titicaca che riempiva queste aree si ritiro lasciando un’arida pianura e tutti i templi vennero seppelliti..... si dice che solo una parte di queste rovine sia in questo momento visibile e che nei prossimi decenni potrebbe rivelarsi uno dei più grandi siti archeologici del sud America.

Visitiamo la Puerta del Sol con il suo calendario agricolo, il cimitero dei potenti, Il tempio del sole e il luogo dove venne rinvenuto il monolito gigante. all'interno di questa "vasca" dove al centro giaceva il monolito le mura in pietra sono caratterizzate da decine di maschere di pietra molto affascinanti.

Prima di andare a pranzo visitiamo il porto Puma Tunku che in realtà sembra più un tempio visto che si trovano le dieci porte del sole che simboleggiamo un luogo sacro.



Pranzo e ritorno a La Paz. Io mi fermo alla Ceja dove uno skyline splendido mi permette di catturare foto da copertina di tutta la città

Tornando con un pulmino locale B$ 2 passo dal cimitero di La Paz dove una vera e propria festa dai mille colori fiori e incensi orina i defunti (abbiamo proprio un rapporto diverso con l'aldila) Accanto al cimitero c’è il mercato domenicale dove bachi vendo ti tutto e di più, dai calderoni di salsicce alle signore che puliscono le acciughe (sotto il sole....) e le vendono a sacchettini, verdure e frutti di tutti i tipi colorano le strade, veramente molto bello e soprattutto nessuno mi guarda, questa città mi sembra sempre di più tutto meno che pericolosa.

ultimo pulmino e ritorno in hotel dove schiviamo queste righe prima di andare a cena.

Vista la cena della sera precedente e la Quolina che ci ha lasciato il Vienna prendiamo Trip Advisor e decidiamo di regalarci una cena in uno dei due migliori ristoranti di La Paz..... Il taxi ci porta a perdere e dopo mezz'ora in giro come dei cretini troviamo una di questi due. Chiuso!!!! Il tassista ci dice che al cinema ci sono dei ristoranti e noi ci fidiamo..... Lo stronzo non solo ci porta a canard da Spizzico & Co ma prova pure a imbrogliarmi con il costo del taxi. Io lo mando a quel paese e già tanto che gli pago la corsa.....

torniamo dallo stadio dove facciamo un giro dei "luoghi di ristorazione". dopo che Manu mi porta in un Cinese/ Night dove a cenare c'erano solo puttane del Night l'unico posto aperto e una specie di Mc Donald che fa un piatto tipico a strati a base di patate, riso, cipolle e pomodori tritati, una fetta di carne di non so che bestia tagliata fine fine e due belle uova fritte sbattute sopra! Tutto accompagnato da una bella birra artigianale... Ma scura e dolce..... torno in hotel con una nausea da paura ( Se non avessi mangiato al Tokio di Genova sarebbe stata la peggior cena della mia vita)

DAY 22

D: Ultima colazione merdosissima, saldiamo l'hotel B$ 1000 x 3 nottue andiamo all'aeroporto più alto del mondo con il taxi B$ 50 ( ci sono anche pulmini che vanno all'aeroporto ma ormai e tardi....)

il volo e stato cancellato e ci imbarcano su quello delle 14.....

Premessa: Volo perfetto senza una nube con un ATR 620 a 4 motori da 200 posti

Il volo dura 50 min. di pura follia! Manu inizia a gridare come un maiale che viene sgozzato! Tutte le hostess ( una era pure figa ) e gli steward addosso per calmarla ma niente, le grida del porcello al macello continuano ininterrottamente!!! al cinquantesimo minuto il nostro aereo atterra come foglia al vento a Sucre

Dopo l'incubo (il volo più tranquillo della mia vita) ci facciamo portare a Dolce Vita una guesthouse gestita da una coppia di francesi. Il posto è molto carino, con il giardino interno a due piani tutto colorato con le colonne bianche e la cucina a uso comune. La stanza spaziosa e simpatica B$ 140 (colazione non compresa e non possibile)

Lasciamo gli zaini e ci prediamo tra le stradine di Sucre con i suoi edifici tutti bianchi e dai tetti color mattone. Decine e decine di negozietti e ristorantini, piccoli musei e piazzette curate tranquille caratterizzano questa città. Ritorno in hostal prima di cena dove ci dobbiamo sussare lo spettacolino (orrendo) di Telma la figlia di 8 anni dei francesi (per fortuna avevo la birra). Dopo l'inconveniente di 8 anni andiamo a cena a La Taverne. Questo ristorante è il più rinomato di Sucre, offre pochi piatti ma molto curati e una selezione di vini Boliviani da assaggiare. L'atmosfera ricorda un'enoteca d'alta classe e il servizio eccellente ricorda meno il conto Secondo + Dolce + Bottiglia di Cabernet Sauvignon Conception 2009 B$ 300 a coppia (30€ asd)

DAY 23

D: Il secondo giorno inizia con una vuelta della città, edifici coloniali istituzionali, la piazza principale e le sempre splendide viuzze piene di negozi e locali. Non mancano le contestazioni, nella piazza principale becchiamo un gruppetto che manifesta per qualcosa ( la nostra amica Sole aveva ragione "solo alcuni contadini con il forcone") mentre di fronte al tribunale un vero e proprio accampamento per chiedere giustizia della strage del 2003 dove rimasero uccisi molti manifestanti che volevano che il gas non venisse privatizzato. Dopo aver visto le foto delle violenze e dei cadaveri capisco perché dopo il nostro G8 si e parlato di "pestaggio Cileno". Che schifo....

Nel pomeriggio visitiamo il convento di San Felipe Neri da dove si può salire sul tetto e ammirare la città, al tramonto prendiamo un taxi per arrivare alla colletta da dove si può vedere bene la città dall'alto. Intanto che ci beviamo una cosa ci accorgiamo che nel trambusto ci sia o persi la Casa de la Libertad, il museo simbolo dell’indipendenza Boliviana e di Simon Bolivar. Ce la siamo persa

Questa sera ce la semifinale di Copa America Peru - Uruguay e decidiamo di farci la serata al Joy Travel un pub ristorante molto in voga (ha anche un’agenzia di viaggio) Visto che i camerieri hanno tardato a servirci per farsi perdonare il titolare ci ha pure offerto 4 birre!!!! Aperitivo italiano (a me sembrava spagnolo) L'omonima alla piastra con salsa al pepe verde e bere B$120

Nanna VAMOS URUGUAY



DAY 24

D: Partenza alle 9.00 per la stazione dei bus dove ci dicono con un taxi (da dividere in quattro) ci costa B$ 40 a testa per andare a Potosi in 2,30 ore. Naturalmente nemmeno farlo apposta manu appena scende dal taxi incontra una procacciatrice di biglietti di bus e si fa abbindolare..... B$ 17 in teoria in 3,30 ore si arriva a Potosi..... Saliamo sul bus e Manu inizia a schifassi perché il bus e vecchiotto, dice che puzza e noi insieme a un’altra coppia sia o gli unici stranieri....

Appena partiti incomincia la burridda per i posti, qualcuno ha fatto il furbo e ce uno in piedi... Comunque dopo un Po di scansamenti vari tutti si calmano ( Union piedi rimane) Il viaggio fa ridere, a ogni stop salgono ripe troppe tipe che vendono sacchi interi di Enpanadas (10 Enpanadas 1€) sacchetti pieni di mais e carne secca e refrescos vari ( uno ce l'ho spantegato sulla giacca) e ogni volta sale qualcuno che per mezz'ora ci racconta qualcosa che ti vuole vendere. Noi ci becchiamo i libri di scuola e un dottore pazzo che spaccia fiale cinesi per tutti i problemi

dopo splendidi panorami che cambiano di continuo avvistiamo il Cerro Rico e Potosi. Questa città e il suo Cerro Rico furono la risorsa principale della Spagna per due secoli. Si dice che sia estratto talmente tanto argento da costruire un ponte dalla Bolivia alla Spagna per portare il minerale e ne sarebbe avanzato.....

Oggi la città e al degrado, le miniere non fruttano più come un tempo e i vecchi edifici coloniali dell’età d'oro sono deteriorati dal tempo ma il fascino di una città da "far west" si vive tutta. Molte agenzie gestite da ex minatori organizzano le visite alle miniere o alle vicine sorgenti termali (tour 4 ore B$100) peccato che hanno vietato le esplosioni di dinamite fuori dalle miniere ed io adesso che me ne faccio di 50 candelotti e inneschi?????

Il nostro pomeriggio finisce in tutte le agenzie di viaggio per farci portare a veder il Salar di Uyuni e dintorni, ma visto che ha di nuovo nevicato il nostro tour fino a San Pedro di Atacama diventa impossibile e diventiamo pazzi a trovare una soluzione.... alla fine riusciamo a organizzare un tour che ci fa veder il Salar (senza scalata del vulcano) la Laguna Colorada e ci fa finire con un bus a Calama dove abbiamo il volo prenotato per Santiago ( come ci son rimasto male che non vedo Atacama) Tutto compreso 3D 2N B$1100 da Potosi con la Silver Travel. speriamo bene......

Il nostro hostal e il Koala Den che e di proprietà di un ex minatore che ha anche l'agenzia dove abbiamo prenotato la visita alle miniere. L'hostal e molto carino su 3 piani coloratissimi e con stanze piccole ma accoglienti (matrimoniale B$150 colazione inclusa)

Cena alla pizzeria "La torre di pizza" (la digerisco tra una settimana) B$100 in 2 e come dolce hamburger con patatine al banchetto vicino all'hostal B$5 0'50€!!!!! (per quanto faccia schifo con 50 citti mi sembra il migliore del mondo Dolcetto tipico vero al cocco e crema (ne abbiamo mangiati a milioni) e via in hostal per Paraguay - Venezuela.

Nanna.....

DAY 25

D: Sveglia alle 8.00 e super colazione al Den. Tavoloni pieni di gente di ogni parte del mondo che fanno colazione con noi, ma soprattutto finalmente una colazione come si deve

8.45 arrivano le guide per la visita alla miniera, si sale su un bus e si va a prendere l'equipaggiamento di sicurezza. Casco, Luce, Stivali, Pantaloni e giacca sono in dotazione (e meno male che ci sono) dopo questa vestizione alla ghost buster la guida ci porta al mercato dei minatori dove ci spiegano i vari tipi di equipaggiamento di esplosivo e di foglie di coca di relax.... Questi minatori appartengono a una grossa cooperativa, ma sono autonomi e nessuno gli compra o gli sostituisce l'equipaggiamento, quindi una delle fonti economiche sono i turisti.
Alcune gag con la dinamite e i vari esplosivi, un brindisi alla Pachamama e al Tio protettori dei minatori con alcol 96 gradi ( Manu non l'ha bevuto), e via a comprare i doni per i minatori. Noi visto che le finanze in Bolivianos scarseggiano compriamo due bei kit di dinamite due bocce da 2 litri di bibite 1 sacco di foglie di coca e una stecca di sigarette fatte in casa di dubbia qualità...


Proseguiamo verso il centro dove separano i minerali dalla monnezza. Infatti il Cerro Rico non produce solo argento, ma anche piombo zinco e altri minerali. Il centro di lavorazione è complicatissimo ma alla fine della catena di trattamenti chimici e di filtraggio vari la guida ci regala una bella cucchiaiata fresca dell'argento più puro

Finita la visita si parte per la miniera. Tutte le guide e i minatori hanno una guancia tipo criceto.... In bocca tengono in media 300 foglie di coca più una pietra friabile che fa da acceleratore. Questo ogni 5 ore. Io parto in quarta e me magno mezzo sacchetto in più mi faccio anche due gotti di mate de coca bello carico (non si sa mai)

L'ingresso della miniera e ad altezza d'uomo ed escono minatori con i carrelli pieni di minerale. Appena entrati l'atmosfera cambia letteralmente, il tunnel si abbassa ed io mi devo accucciare, si scende una discesa e un pulviscolo bianco riempie l'aria di nitrato di Ammonio. Ci dicono di mettere l'acqua dentro il foulard che ci siamo messi in faccia, ma questo fa si che non entri il pulviscolo ma fa anche respirare meno. Arriviamo a un bivio e la guida ci dice che se uno vuol tornare indietro adesso lo può fare.... Una fessura in salita giusto da farci passate un cristiano ci si presenta davanti.... Tutti ci infiliamo! Ma dopo cinque metri Manu si sente male e dice di tornare indietro (che ideona fumarsi 3 siga prima di scendere) io sto malissimo ho l'ansia come quando scendo con le bombole in più qui non c’è aria buona ma decido di proseguire. In effetti mancavano solo altri cinque metri. Ci troviamo in una piccola caverna dove tre adolescenti a turno con mazzetta e scalpello scavano nelle roccia, ci dicono che questa e la loro parte di miniera e che se qualcuno prova a fregargli il minerale lo fanno saltare con la dinamite!!!

Proseguiamo verso il secondo livello e qui c’è da farsi una bella discesa tra cunicoli strettissimi e scalette pericolanti. Arriviamo al secondo livello dove delle "sale" più grandi ospitato diversi minatori e le loro macchine perforanti. Qui in capo (Rambo) ci fa vedere che caricano in dei sacchi 150Kg di minerale e con delle carrucole lo portano su al primo livello e da lì in superficie, nemmeno farlo apposta il sacco che tirano su crolla e noi (turisti) dobbiamo scappare a causa della nube di nitrati. Attraversiamo un cunicolo che scende verso il terzo livello tutto a carponi, l'aria manca e il cuore va a mille ma riesco a passare (tutto questo con 4000€ di reflex in mano) Ci troviamo di fronte a un tunnel dal pavimento allagato e in effetti l'acqua arriva fino alle caviglie, in fondo a un DAY 25

D: Sveglia alle 8.00 e super colazione al Den. Tavoloni pieni di gente di ogni parte del mondo che fanno colazione con noi, ma soprattutto finalmente una colazione come si deve

8.45 arrivano le guide per la visita alla miniera, si sale su un bus e si va a prendere l'equipaggiamento di sicurezza. Casco, Luce, Stivali, Pantaloni e giacca sono in dotazione (e meno male che ci sono) dopo questa vestizione alla ghost buster la guida ci porta al mercato dei minatori dove ci spiegano i vari tipi di equipaggiamento di esplosivo e di foglie di coca di relax.... Questi minatori appartengono a una grossa cooperativa, ma sono autonomi e nessuno gli compra o gli sostituisce l'equipaggiamento, quindi una delle fonti economiche sono i turisti.
Alcune gag con la dinamite e i vari esplosivi, un brindisi alla Pachamama e al Tio protettori dei minatori con alcol 96 gradi ( Manu non l'ha bevuto), e via a comprare i doni per i minatori. Noi visto che le finanze in Bolivianos scarseggiano compriamo due bei kit di dinamite due bocce da 2 litri di bibite 1 sacco di foglie di coca e una stecca di sigarette fatte in casa di dubbia qualità...


Proseguiamo verso il centro dove separano i minerali dalla monnezza. Infatti il Cerro Rico non produce solo argento, ma anche piombo zinco e altri minerali. Il centro di lavorazione è complicatissimo ma alla fine della catena di trattamenti chimici e di filtraggio vari la guida ci regala una bella cucchiaiata fresca dell'argento più puro

Finita la visita si parte per la miniera. Tutte le guide e i minatori hanno una guancia tipo criceto.... In bocca tengono in media 300 foglie di coca più una pietra friabile che fa da acceleratore. Questo ogni 5 ore. Io parto in quarta e me magno mezzo sacchetto in più mi faccio anche due gotti di mate de coca bello carico (non si sa mai)

L'ingresso della miniera e ad altezza d'uomo ed escono minatori con i carrelli pieni di minerale. Appena entrati l'atmosfera cambia letteralmente, il tunnel si abbassa ed io mi devo accucciare, si scende una discesa e un pulviscolo bianco riempie l'aria. nitrato di Ammonio ci dicono di mettere l'acqua dentro il foulard che ci siamo messi in faccia, ma questo fa si che non entri il pulviscolo ma fa anche respirare meno. Arriviamo a un bivio e la guida ci dice che se uno vuol tornare indietro adesso lo può fare.... Una fessura in salita giusto da farci passate un cristiano ci si presenta davanti.... Tutti ci infiliamo! Ma dopo cinque metri Manu si sente male e dice di tornare indietro (che ideona fumarsi 3 siga prima di scendere) io sto malissimo ho l'ansia come quando scendo con le bombole in più qui non c’è aria buona ma decido di proseguire. In effetti mancavano solo altri cinque metri. Ci troviamo in una piccola caverna dove tre adolescenti a turno con mazzetta e scalpello scavano nelle roccia, ci dicono che questa e la loro parte di miniera e che se qualcuno prova a fregargli il minerale lo fanno saltare con la dinamite!!!

Proseguiamo verso il secondo livello e qui c’è da farsi una bella discesa tra cunicoli strettissimi e scalette pericolanti. Arriviamo al secondo livello dove delle "sale" più grandi ospitato diversi minatori e le loro macchine perforanti. Qui in capo (Rambo) ci fa vedere che caricano in dei sacchi 150Kg di minerale e con delle carrucole lo portano su al primo livello e da li in superficie, nemmeno farlo apposta il sacco che tirano su crolla e noi (turisti) dobbiamo scappare a causa della nube di nitrati. Attraversiamo un cunicolo che scende verso il terzo livello tutto a carponi, l'aria manca e il cuore va a mille ma riesco a passare (tutto questo con 4000€ di reflex in mano) Ci troviamo di fronte a un tunnel dal pavimento allagato e in effetti l'acqua arriva fino alle caviglie, in fondo a un tratto arriva una ventata d'aria calda, l'ambiente passa da 5/10 gradi a 35! Proseguiamo fino a salire una ripida salita dove un gruppetto di minatori a petto nudo ci accolgono. Qui siamo oltre 50 gradi, l'aria e irrespirabile e dobbiamo toglierci dei pezzi per il calore. L'obiettivo della reflex e pieno di vapore e visto in pulviscolo precedente non oso pulirlo... Questi signori se ne stanno qui a lavorare dalle 8 alle 24 ore di fila! E non escono per mangiare o bere ma stanno tutto il turno qui sotto. Addirittura per il caldo infernale quando gli scappa la pipi se la fanno sulla schiena gli uni su gli altri! Qui il capo ci chiede se abbiamo dell'alcol a 96 gradi per allietargli la giornata ma ci son solo rimaste sigarette coca e un bottiglione, gli regaliamo tutto e loro per contraccambiare fanno spalare i mie compagni di avventura (io me la sono scampata) Io sto malissimo e la guida mi dice che dobbiamo uscire in 10 minuti.... ( non so perché) mi vede in faccia e mi dice si seguirlo, dopo una ragazza francese e poi gli altri due. Io devo far alcune pause perché l'aria mi manca e il cuore mi scoppia ma riesco a tenere il passo, alla fine raggiungiamo il punto da fare a quattro zampe e la guida si offre (mi ordina) di dargli la reflex perché e un delirio. A malincuore gli do la macchina, ma credo che se non l'avessi fatto sarei ancora li a imprecare. Giuro che quando ho visto la luce in fondo la tunne mi son venute le lacrime agli occhi, sia per me che ero distrutto fisicamente ma anche per le condizioni di lavoro di questa gente. Credo di aver stretto la mano a tutti e fatto i complimenti dicendogli che sono gli eroi e l'onore di tutta la Bolivia. Non ho mai visto nessuno così orgoglioso del lavoro tremendo che svolge...

Credo che rimarrò segnato per sempre da questa esperienza....

M: Non riesco mai a scrivere io, Diego monopolizza la tecnologia...ma quello che ha rappresentato questa esperienza per me, a caldo, intendo descriverò in poche righe. E' un’esperienza che non ti potrà mai abbandonare, la porterai con te per sempre...io sicuramente non sono una sportiva e son fumatrice, quindi quel inferno per me è stato devastante...appena solito mi
Rientro in hostal, doccia e pranzo in piazza. Manu si va a fare un riposino ma io imperterrito mi lancio a fotografare e curiosare le ultime cose. Peccato che
La Casa de la Moneda ( uno dei più bei musei del sud America) fa solo visite guidate e la prossima e alle 17.30 quando noi abbiamo il bus sconsolato mi avvio all'ufficio del turismo da dove si può salire su una delle torri coloniali e vede Potosi in tutto il suo splendore.



Partiamo per Uyuni, Lasciamo Potosi con un tramonto spettacolare e appena fa buio la strada (di terra battuta) ci delizia di un panorama di strani pinnacoli rocciosi, dopo un'oretta arriviamo in una pianura e il cielo ci regale un spettacolo di stelle mai visto, soprattutto perché io non conosco le stelle di questo emisfero. Carico l'app del cellulare di astronomia e sotto le note di Moby e di Shyne on you crazy Diamond ammiro Hercules, tucana, pegaso, draco e altre costellazioni sconosciute. Il viaggio è in corso mentre scrivo queste righe, la nausea sale (che diavolo mi son messo a bere il succo di mela caldo) e Uyuni non arriva mai..... Se arriviamo avrete un altro capitolo

DAY 26:

D: L'arrivo all'hostal Marith di notte e stato un incubo a -5 gradi con degli esseri che ci camminavano sul tetto.... La stanza con due letti piccoli e sporchi e un bagno impresentabile danno inizio a un incubo di tre giorni.... Alle prime luci dell'alba scopriamo che a posto di vasi di geranei troviamo una bella corda da stendere piena di braciole bistecche e a prendere il sole....Cavolo se bradi aver dormito a casa di Jack lo squartatore. La colazione sempre a 0 gradi ci delizia di un extra di B$10 per un uovo e un bicchiere di succo.... (che barboni)

Ore 10 la partenza.... Nessuna macchina in vista.... 10.30.... Niente..... 11.00 arriva un Land cruiser del 1800 (che naturalmente si rompe e rovina la giornata all'altro gruppo) 11.45 si degna di arrivare l'autista con un altro Land cruiser del 1945 che senza nemmeno chiedere scusa inizia a fermarsi a destra e a manca a recuperare vivande.... (del cuoco nemmeno l'ombra) e uno....

Prima tappa Cimitero dei treni, il posto sembra un film e molto suggestivo ma i turisti sono tanti. Visto che abbiamo un'ora da recuperare e noi siamo arrivati per ultimi ci prendiamo il nostro tempo per fare foto varie, e lì l'autista inizia a rompere che dobbiamo andare... E due.....

Ci fermiamo a un mercatino che vende souvenir fatti di sale del Salar dove c’è anche un piccolo museo/negozietto, a questo punto si parte per il Salar di Uyuni!

Entrati lo spettacolo e incredibile, nei giorni prima ha anche piovuto e tutto si riflette.... Le auto sembrano volare in questo specchio bianco infinito, le montagne di sale creano dei quadri di rombi surreali e tutto intorno sembra un altro pianeta.

Ci fermiamo nel famoso punto dove decine di montagnette di sale (da trasformare in sale commestibile) anche qui lo spettacolo soprattutto con le pozze d'acqua e incredibile. Nemmeno 15 min. e ci troviamo la l'autista che ci viene a riprenderci in macchina.... E tre!!!! Mi scaglio contro sto demente come Rocky contro Ivan drago! Gli dico che non me ne draga nulla della sua tabella di marcia e che ci deve un’ora di ritardo. Sto idiota ci dice che siamo dei turisti "malo" e mi dice pure di tornarmene al mio paese!!! Per fortuna che Manu mi ha trattenuto perché lo lasciavo sotto due metri si sale......

L'idiota dice che avremmo tempo per le foto (ma tanto le montagnette di sale ce le siamo perse) ripartiamo e continuiamo a imprecare contro l'idiota ma anche contro i quattro nostri compagni di viaggio insultandoli pesantemente perché se ne stanno.....

Arriviamo all'hotel di sale che oggi e diventato un museo, facciamo alcune foto mentre l'idiota prepara il pranzo dietro la macchina (e il cuoco che abbiamo pagato????) Naturalmente il nostro pasto chissà come mai e decisamente meno ricco delle altre vetture vicine, comunque alla fine si riparte per l'isola del pescado. Questa "isola" e in realtà un vulcano spento in mezzo al salar e la terra vulcanica fa da fertilizzante naturale per centinaia di cactus giganteschi. Lo spettacolo e bellissimo, un sentiero ti porta fino alla cima del vulcano passando tra cactus che arrivano a otto metri. La vista e mozzafiato tutto intorno un mare di sale bianco ci circonda. Verso il parcheggio due lama mangiano immondizia e non si prestano a modelli Naturalmente l'idiota prima del tramonto ci fa andare via..... (non ho parole) Facciamo un giro dell'oca per raggiungere il nostro hotel di sale che naturalmente e dello stesso hostal di Uyuni il Marith..... Rimane una sola matrimoniale e l'idiota almeno capisce di farla a noi per non prendere botte.... La stanza e piccola e non ce corrente, come non ce l'acqua calda, anzi ce ma ci chiedono B$10 per u a doccia!!! Fortunatamente si può comprare del vino (11€!) e dopo che stiamo ad aspettare la cena da due ore scopriamo in primis che la macchina che porta la cena era quella del 1800 e sì e fermata nel Salar, in più scopriamo che tutti i nostri compagni capiscono e parlano italiano, e hanno ben recepito tutti i nostri insulti e imprecazioni che abbiamo tirato all'idiota e a loro.... Chiedendo umilmente scusa a tutti (per fortuna c'era il vino) offriamo una bottiglia e aspettiamo ancora la nostra bella cena..... La cena arriva per le 21.30 con i signori dell'altro 4x4 stremati.

Cena da dimenticare e via al gelo totale a fotografare le stelle! Che spettacolo già a occhio nudo si riesce a vedere la Via Lattea e le stelle cadenti sono così luminose da sembrare dei fuochi d'artificio. Le foto rendono ancor più giustizia. Bellissime



DAY 27

D: Dopo una notte insonne al gelo e senza lavarci da due giorni ci aspetta una bella colazione dove manca tutto a tavola e l'idiota si incazza a ogni cosa che gli chiediamo....

Ripartiamo a fare il giro dell'oca sempre sperando che il 4x4 non si fermi (l'idiota ci avrà già messo 50 litri nel radiatore) dopo quattro ore di sterrato arriviamo a Villa Alota (il pueblo più merdoso della Bolivia) dove scopriamo che dormiremo in una casa adibita a hostal.... La stanza non ha nemmeno il pavimento e quando chiediamo la carta igienica che manca ci viene detto che non e compresa!!!! Andiamo dall'idiota che invece di farci portare la carta si incazza pure e di nuovo mi tocca scannarmi con sto demente! Dopo che anche Manu gli ha gridato di tutto, mangiamo un altro pasto allucinante e ripartiamo per la Laguna Colorada.

dopo due ore di viaggio la nostra compagna di viaggio inizia a vomitare e cagare per tutta la valle (che strano dopo l'ottimo pranzo)

Passando da vallate spettacolari, dai monti innovati dalle rocce rosse erosi nate e guadando alcuni ruscelli arriviamo a trenta minuti dalla Laguna ma la nostra compagna proprio non ce la fa..... dopo una tormentata discussione sul da farsi, passa un altro 4x4 che si riporta indietro la coppia.... Non so se questa e stata una grande idea visto che quando finalmente arriviamo alla Laguna, troviamo il lago praticamente ghiacciato e tutto innevato. In più il sole e basso e dritto in faccia La classica immagine da cartolina della Laguna sarà solo un’immagine nella nostra testa

La follia e che per vedere comunque solo questo post del parco nazionale in più in queste condizioni ci costa comunque B$150 a testa!!!

Stranamente con questo freddo i fenicotteri rosa ci sono e anche tanti ma scappano appena ci avviciniamo a cinquanta metri

con un freddo assassino e con un poco di rammarico per la giornata buttata torniamo al tugurio.

Come cenone finale ci troviamo un bel Salcipapa e una boccia di vino da B$5 (se la possono tenere) naturalmente non ci sono nuovamente bicchieri posate ecc. E le ultime botte di insulti coll'idiota sono d obbligo.

Nanna nella ghiacciaia che domani alle 6.00 passa il bus per portarci in Cile.

DAY 28

D: Ore 4.50 l'idiota ci sveglia come se stessimo perdendo il bus e sparisce. Io Manu e altri due ragazzi che fanno il nostro tragitto ci troviamo a -5 dalle 5.50 alle 7.30 ad aspettare il diavolo di bus!!!! Quando arriva scopriamo che il bus non e altro di un carro bestiame e che ce pieno di gente che dorme per terra nel corridoio perché no ci sono posti!

Partiamo quasi dopo un’ora perché ce gente (autista compreso) che si son messi a mangiare!

Dopo tre ore si scende a Vacuna dove ce il primo posto di frontiera, facciamo il timbro di uscita e aspettiamo più di un’ora l'arrivo del bus cileno che ci dovrebbe venire a prendere. Spendiamo i nostri ultimi Bolivianos in alcuni banchetti, io mi pappo pure una zuppa con pasta carne quinta e carne (allucinante) questa Sara l'ultima cosa che mangeremo per le prossime dieci ore..... Il bus riparte ma ci molla in mezzo al nulla tra Bolivia e Cile dicendoci che da lì a un’ora e mezza arriverà il bus.... Dopo tre del bus nemmeno una traccia e scopriamo che manca la corrente alla frontiera cilena e finche non torna non si passa..... Io e i ragazzi costruiamo un pallone e organizziamo una partitella Inter - Juve a 4500m (ce pure un campo da calcio) Finalmente si vede un bus e dopo una altra ora il nostro che viene assaltato perché naturalmente non ci sono posti per tutti! (le agenzie vendono sempre più biglietti alla faccia dei passeggeri che si devono scannare) Partiamo tipo carro bestiame e dopo un paio di Km si inizia la trafila della frontiera.... Dopo un’altra ora e mezza buona passiamo la frontiera cilena e ci dobbiamo scannare con l'autista e la sua compagna che dopo quattro ore di ritardo credono di farsi una pausa pranzo!!! Alla fine non so se l'abbiamo vinta o no visto che dei piatti sul bus alla fine salgono, comunque ripartiamo ma ripartiamo per un ultimo incubo.....

190km di sterrato da 4x4 con il bus dell'ante guerra stipatissimo di gente bambini compresi che sfreccia a 80/100 Km/h Sfiorando precipizi, guadando, passando attraverso neve e ghiaccio, a un certo punto sbarello quando in un rettilineo pieno di dossi, al terzo salto rischiando di cappottarci prendo il cavalletto della macchina fotografica per spaccarlo in faccia all'autista!!! Mi bloccano il cinque! Dopo un delirio di insulti si riparte ma con questo ho chiuso per sempre con la Bolivia e i Boliviani.



Arrivo a Calama per le 20.00 dove tutto torna a prezzi Europei.... 8€ per un taxi 45€ per una camera schifosa e altri 40€ per la cena....

Nanna che domani finalmente torniamo a 0m sul livello del mare. Santiago Arriviamo!

 


Prima tappa Peru'
Diego
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